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Sci di fondo

Sci di fondo – Friedrich Moch si inchina ai norvegesi: “Cerco sempre di guardarli e di ricevere consigli”

Nei commenti alle gare di Coppa del Mondo di sci di fondo, soprattutto al maschile, si trovano lamentele a proposito di quanto, negli ultimi anni in particolare, la disciplina anche a livello mondiale si stia trasformando sempre di più in una “Coppa di Norvegia”. Non solo il podio, anche le prime 5 o 6 posizioni sono sempre più spesso occupate dai norvegesi: il talento è innegabile, ma questo porta il pubblico, quando non c’è varietà e suspense, a rimanere indifferente anche di fronte alle più grandi imprese.

Al punto che anche i nomi più affermati tra l’élite mondiale finiscono nell’ombra. Uno di questi quello del tedesco Friedrich Moch che la scorsa stagione ha chiuso al sesto posto in Classifica Generale di Coppa del Mondo dopo, per altro, un importantissimo posto al Tour de Ski. Miglior non norvegese in Coppa del Mondo, dopo i primi cinque della Generale, quest’anno il 24enne sta provando a ripetersi: a Lillehammer in occasione della 10 km a tecnica libera è stato il primo non norvegese dietro ai padroni di casa.

“È pazzesco, i norvegesi sono così bravi! Tutti noi li ammiriamo” ha dichiarato all’emittente svedese SVT “Fanno ottime gare e sciano bene, è pazzesco vederli sciare così bene e io cerco sempre di guardarli e di ricevere consigli”

Per Moch così come per tutti gli altri però non sembra bastare: il livello è così alto che si crea quasi una sorta di circolo vizioso. Quando gli altri alzano l’asticella, in Norvegia si alza ancora di più. Ciò che fa la differenza, secondo il tedesco, è il numero elevato di praticanti che consente di generare competizione interna.

“Nello sci è importante allenarsi con sciatori migliori. In Germania abbiamo bisogno che più persone pratichino il fondo. Negli ultimi anni non ne abbiamo avuti molti, solo una decina di uomini. Quindi la lotta per i posti in Coppa del Mondo non è così dura”

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