Johannes Boe ha sempre dimostrato di gradire particolarmente la pista e il poligono di Le Grand Bornand, una località dove ha raccolto un numero di successi e podi da vera leggenda quale si sta confermando gara dopo gara, al punto che la località viene da qualcuno ribattezzata “le Grand-boe”. Il norvegese ha vinto l’Inseguimento di quest’oggi alla “sua maniera”, dominando sugli sci e non concedendo nulla al poligono, se non nel finale, quando ormai un errore (e forse anche qualcosa in più) era del tutto ininfluente. Ai microfoni dell’IBU al termine della gara ha ammesso di essere concentrato e sentirsi bene.
“Ero calmo nel tiro a terra. Nell’ultima serie la pressione invece stava salendo e penso che tutti abbiano visto il mio errore. Mi stavo posizionando con la spalla verso il fucile e il colpo è andato verso il basso. Ho colpito gli ultimi quattro, ero stanco negli ultimi due giri, ma alla fine si tratta solo di vincere. Quindi, a chi importa se sbaglio o no? Sono arrivato primo al traguardo”
Una folla in delirio, anche e soprattutto per il doppio podio francese, ha accolto al traguardo il supercampione di Stryn. Difficile pensare che possa presto dire addio al biathlon “giocato”, ma fino ad allora Boe continuerà a dare spettacolo, infiammando le venue di gara come lui sa fare, anche complimentandosi per l’atmosfera trovata. “È il posto numero uno nella Coppa del Mondo in questo momento. Amo venire qui e anche i tifosi ci amano. In pista è come se combattessimo insieme. C’è così tanta energia. Questo è ciò che amiamo del nostro sport”.