La Norvegia non si batte nell’IBU Cup maschile e ancora una volta la nazionale norge occupa tutti i posti del podio. A vincere però questa volta è Johan Olav Botn (2+1+0+1) che porta a casa il suo primo successo stagionale nonostante i molti errori al poligono, dopo un’impressionante serie di sei secondi posti consecutivi. Il forte atleta di Stad regola all’arrivo i connazionali Frey e Dale-Skjevdal, mentre è quarto Bakken. Il primo posto per il resto del mondo va all’esperto tedesco Rees. Per l’Italia ottima prestazione per il giovane classe 2003 Marco Barale, che finisce decimo ed è l’unico al traguardo con lo zero, ottenuto i condizioni di vento complicate.
Dopo la sprint di giovedì, la settimana di gare di IBU Cup ad Obertilliach prosegue con la mass start 60 di 15 km, format di gara ormai tipico del circuito cadetto del biathlon. Tema della prova è la sfida del resto del mondo alla corazzata norvegese, sinora dominatrice incontrastata di tutte le competizioni a questo livello e oggi guidata da Dale-Skjevdal e Botn.
Dopo la prima parte di gara, come sempre piuttosto caotica a causa del format particolare, a prendere la vetta con qualche secondo di vantaggio su tutti è il trio composto da Frey, Aspenes e Lombardot, i più rapidi e precisi al poligono e i più abili a destreggiarsi all’interno del gruppone. Con lo zero anche Betemps, Barale e Romanin, mentre devono inseguire Dale e Botn, che hanno commesso uno e due errori rispettivamente. Frey e Aspenes sono ancora puliti e rapidi nel secondo tiro a terra e prendono qualche secondo di margine su Lombardot, anche lui con lo zero, ma più lento. Nel frattempo risale bene Dale, mentre sbaglia ancora Botn. Mantengono un bel piazzamento provvisorio anche Romanin e Barale, ancora privi di errori.
Il primo poligono in piedi è portatore di grandi sorprese e ribaltamenti. Con una prova rapida e precisa Botn esce al comando, dopo che era entrato al tiro al nono posto con quasi 40″ di ritardo. Al suo inseguimento si lanciano i tedeschi Fratzscher e Rees. Tanti errori per tutti gli altri atleti quindi (Frey e Aspenes 3 sbagli), mentre gli azzurri Romanin e Barale rimangono gli unici al via con lo zero, ma sono troppo lenti sugli sci per potersi giocare il podio. Nel corso del penultimo giro Botn amplia il proprio margine. Nel quarto e decisivo poligono arriva un errore per Botn, che comunque conserva la vetta con 4″ su Frey e 14″ su Bakken. Botn mantiene la leadership fino al traguardo portandosi così a casa il successo e guidando l’ennesimo poker norge. Fantastico Marco Barale che non sbaglia mai al poligono e termina decimo.
Per quanto riguarda gli altri azzurri, buona prova per Nicola Romanin (0+0+0+1), 18esimo, mentre è decisamente troppo falloso Elia Zeni, 22esimo con 5 errori totali. 5 errori anche per Nicolò Betemps, che chiude la 26o posto finale, mentre è nei 30 anche un Patrick Braunhofer (28o) insolitamente poco preciso al tiro (6 errori). Fuori dalla zona punti Christoph Pircher, 43o.
Appuntamento alle 13.30 con la prova femminile.
Classifica finale, TOP 10
- Johan Olav Botn (NOR) 39’18.5 (2+1+0+1)
- Isak Frey (NOR) +10.7 (0+0+3+0)
- Johannes Dale-Skjevdal (NOR) +17.2 (1+0+2+1)
- Sivert Guttorm Bakken (NOR) +20.1 (0+1+1+0)
- Roman Rees (GER) +52.7 (0+0+1+1)
- Sverre Dahlen Aspenes (NOR) +1’04.9 (0+0+3+2)
- Gaetan Paturel (FRA) +1’06.1 (1+2+1+0)
- Vetle Paulsen (NOR) +1’12.7 (0+0+3+1)
- Heikki Laitinen (FIN) +1’16.0 (1+1+0+2)
- Marco Barale (ITA) +1’16.6 (0+0+0+0)
Gli altri italiani
18. Nicola Romanin +1’56.8 (0+0+0+1)
22. Elia Zeni +2’22.0 (2+0+2+1)
26. Nicolò Betemps +2’59.1 (0+2+2+1)
28. Patrick Braunhofer +3’19.4 (2+1+2+1)
43. Christoph Pircher +4’18.3 (2+1+1+1)
Le classifiche complete QUI