«È stato un bellissimo ritorno alle competizioni». Il weekend di FESA Cup a St Ulrich ha regalato all’Italia lo splendido successo di Simone Mocellini nella sprint, alla prima gara internazionale dopo il grave infortunio subito lo scorso 8 febbraio, a causa dell’orribile caduta sulla pista di Canmore, in Canada.
Il trentino delle Fiamme Gialle, dopo aver assaggiato il ritmo gara con una distance la scorsa settimana a Slingia, ha preso parte alla FESA Cup di St. Ulrich per testarsi anche nella sprint, e il risultato finale è stato notevole. L’azzurro, salito due volte sul podio in Coppa del Mondo, si è imposto sia in qualificazione che nelle batterie, mettendosi alle spalle Giacomo Gabrielli.
«Ci tengo a ringraziare la FISI e i tecnici perché mi hanno permesso di gareggiare in FESA Cup, nonostante non avessi avuto gare per qualificarmi» ha voluto dichiarare Mocellini a Fondo Italia, sempre con quella sua grande umiltà che lo contraddistingue.
L’azzurro ha poi descritto questa giornata nel video che Fondo Italia ha pubblicato sul proprio profilo Instagram: «È stato un bellissimo ritorno alle competizioni – ha affermato l’azzurro – anche se ero tornato già a Slingia in Coppa Italia, ma giusto per testare la condizione. Diciamo è stato il primo vero ritorno dopo un anno dall’infortunio. La gara è andata bene, sono molto contento perché non mi aspettavo andasse in questa ottima maniera. Ho avuto delle sensazioni davvero buone. Devo ringraziare gli skiman perché avevamo degli ottimi sci».
Mocellini ha voluto quindi partire dai tecnici per ringraziare tante persone: «Dico grazie a tutti coloro che mi sono stati vicini in questo lungo percorso per tornare quasi a dove ero prima, perché siamo in una fase ancora un po’ sensibile della riabilitazione, quindi non sono ancora al cento per cento. Grazie al mio corpo sportivo, le Fiamme Gialle, perché nell’ultimo periodo ho passato tanto tempo ad allenarmi con loro. E ovviamente grazie alla mia famiglia».
Inevitabile chiedergli delle possibilità che ha di tornare per il Tour de Ski: «Non lo so, non credo, vedremo, ne parleremo con l’allenatore e tutto lo staff tecnico. Mi do il cinquanta percento di probabilità, dipenderà molto anche dai consigli di fisioterapisti, medici e tutto lo staff intorno».