Il talento senza lavoro e senza una struttura di supporto fatica ad emergere: può sembrare una frase fatta eppure è quanto, purtroppo, vive ogni giorno il fondista cinese Qiang Wang, sprinter emerso nella fase di avvicinamento alle Olimpiadi di Pechino 2022 e che sembrava destinato a trascinare un’intera nazionale verso una nuova (per il proprio Paese) disciplina invernale. Spento il braciere olimpico, però, la Terra del Dragone ha ben presto rinunciato a sviluppare gli sport che non ha portato risultati immediati e aveva bisogno di più tempo per affermare e consolidare il proprio movimento. E così Wang, costretto a restare in patria, non ha avuto la possibilità di crescere come avrebbe desiderato e anche meritato.
Lo scorso anno, dopo diverse proteste – anche pubbliche, sui social – e qualche difficile investimento da parte del suo club di origine, e senza alcun supporto da parte dello Stato cinese, il talentuoso e velocissimo fondista è riuscito a tornare ad allenarsi in Norvegia, confrontandosi direttamente con i suoi avversari già nella preparazione e affrontandoli poi sui campi di gara, anche se la burocrazia non è stata dalla sua parte e le gare pre-Mondiali a Trondheim sono state le ultime per lui lo scorso inverno, nonostante il lavoro per provare ad estendere il visto da parte del suo allenatore Lars Christian Åbol.
Quest’anno, il 31enne ci proverà di nuovo: dopo un’estate passata ad allenarsi in Norvegia con il supporto del Team Aker Dæhlie e aver partecipato a diverse competizione estive come la Trollhättan Action Week e il Martin Fourcade Nordic Festival, ora punta dritto ai Mondiali, come racconta l’emittente finlandese Yle News, che lo scorso weekend lo ha incontrato a Davos, in Svizzera, dove ha trovato un ottimo 8° posto in qualificazione nella sprint (18esimo in finale).
Wang ha spiegato a Yle che tornerà in Cina a fine gennaio dove parteciperà ai Giochi asiatici invernali che si svolgeranno ad Harbin, in Cina, dal 7 al 14 febbraio; step successivo sarà il ritorno in Europa a febbraio per l’appuntamento iridato a Trondheim. Åbol, che allena Wang ormai da due anni e mezzo, ha grandi aspettative per il suo protetto: “Finora ha dimostrato solo il suo potenziale. Credo che migliorerà, ha bisogno di più competizioni”
Secondo il tecnico, Wang sarà pronto per i Campionati del Mondo anche se, nonostante le ottime condizioni di allenamento in estate, la Cina non può offrire le medesime condizioni nei cruciali mesi autunnali; per questo motivo, in vista delle Olimpiadi del prossimo anno, la speranza è quella di potersi preparare al meglio in Europa, dove Wang può lavorare assieme ai migliori del suo sport, avendo un confronto diretto anche durante le sessioni di allenamento.
Nel frattempo, Wang, che è riuscito anche a salire sul podio nella sprint di Drammen al termine della stagione 2012/22, punta a raggiungere le finali almeno due volte in questa stagione, obiettivo già a metà strada, anche se ripetere quanto fatto a Drammen è in realtà l’ambizione più grande.