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Biathlon , Interviste

Biathlon – Javier Gimenez, l’allenatore-atleta del “team Sudamerica” che porterà l’Argentina ai Mondiali di Lenzerheide

Foto Credits Fondo Italia

Tra i 34 paesi presenti nell’ultimo weekend a Ridanna, in occasione della tappa inaugurale di IBU Junior Cup, non è passata inosservata la presenza di un contingente alquanto variopinto, che non è frequente notare al via delle manifestazioni dedicate al biathlon. Ad attirare l’attenzione è in particolare un giovane allenatore che sulla sua giacca porta la bandiera dell’Argentina, impegnato a dare consigli e dritte a una giovanissima atleta brasiliana. Un dualismo che sicuramente salta all’occhio, considerando la forte rivalità che normalmente intercorre tra i due paesi nello sport, ma che in questo caso è simbolo di collaborazione, aiuto reciproco e superamento di ogni barriera. Andando a scavare in questa storia, emerge poi il quadro di un movimento molto più ampio, che abbraccia buona parte del Sudamerica e che Fondo Italia esplora attraverso le parole di Javier Gimenez, il tecnico argentino che – in realtà – è molto più di un tecnico.

Interpellato sulla composizione plurinazionale della squadra sudamericana e sulle modalità di gestione del gruppo, Gimenez spiega: “Mettiamo insieme atleti da Argentina, Brasile e Cile. Stiamo cercando di creare un gruppo unico tutto sudamericano, per provare a crescere tutti insieme e migliorare ognuno nei suoi punti deboli. Viaggiamo tutti insieme e alloggiamo nelle stesse strutture, quindi è anche un aiuto economico per noi lavorare insieme. Quello dei soldi è un grande problema per noi, perché nel periodo tra le varie gare no possiamo tornare a casa, perché è troppo costoso“.

Javier Gimenez dà indicazioni alla giovane brasiliana Natasha Duarte De Lima

A livello logistico, quindi, il gruppo sudamericano si sposta tra le varie località dove sono previste le gare, intervallando le competizioni con allenamenti tra Spagna, Italia e Austria: “Dobbiamo rimanere qui in Europa per 3 o 4 mesi e dobbiamo coprire tutte le spese. Viaggiare tutti insieme per noi è un grande aiuto. Normalmente ci alleniamo in Spagna o in Italia, a volte proprio qui a Ridanna, che è un posto ottimale per noi per allenarci. A volte invece ci spostiamo a Obertilliach, in Austria, che è un altro luogo che si addice alle nostre necessità”.

Tutti uniti, cercando di dare al biathlon – e in generale agli sport nordici – una spinta in territori normalmente poco avvezzi a questo tipo di discipline. Nel fare questo, spiega Gimenez, è importante il ruolo trainante del Brasile: “Il Brasile ha più soldi come Federazione, hanno molti progetti, risorse, tanti atleti e tanti giovani e questo è ottimo. L’Argentina invece non ha così tante risorse e persone, ma possiede un livello tecnico un po’ più alto, quindi cerchiamo di aiutare loro con la tecnica nello sci e al poligono mentre loro ci aiutano in altri modi. Ad esempio i miei atleti junior non hanno una carabina, quindi i brasiliani presteranno le loro per le gare e per allenarsi. È una collaborazione”. Spazio poi a una riflessione sul progetto Ski Na Rua, uno dei baluardi dello sviluppo di skiroll e sci di fondo in Brasile (QUI l’approfondimento su Ski Na Rua), che Gimenez conosce bene e che anche in Argentina è preso d’esempio: “Ski Na Rua è un grande progetto. Stiamo cercando di fare qualcosa di simile in Argentina e so che anche il Cile ci sta provando, ma ognuno ha i suoi problemi. I nostri sono più problemi a livello economico, ma ci sono anche difficoltà a livello politico. La politica incide molto, ogni 4 anni dobbiamo far fronte a grandi cambiamenti. Cerchiamo di svilupparci al massimo in queste condizioni”.

E’ chiaro che con le risorse limitate a disposizione di questi paesi, l’organizzazione non è sempre semplice, anche perché Javier Gimenez, in realtà, è anche un atleta e gareggia con regolarità in IBU Cup. “Per il weekend – spiega l’argentino – sono stato io l’unico allenatore, mentre per l’individuale di giovedì scorso c’era un allenatore brasiliano. Poi lui aveva degli impegni e quindi l’ho sostituito. Ho due atleti junior che parteciperanno agli Europei di Altenberg e ai Mondiali di Östersund, ma non potrò essere con loro perché anch’io sono un’atleta e partecipo alle gare di IBU Cup. In questo caso i brasiliani non avevano un allenatore a disposizione, quindi io lo sto sostituendo qui a Ridanna, poi qualcun altro prenderà il mio posto”.

Gimenez, in realtà, è da tempo impegnato come atleta sul suolo europeo, avendo preso parte con regolarità alle gare di IBU Cup dalla stagione 2019/20 in avanti, non ultime le due tappe a Idre Fjäll e Geilo che hanno aperto il circuito nelle scorse settimane. Ma non solo, nel futuro sportivo di Gimenez – le cui prospettive sono ampie essendo un classe 1998 – ci sono anche i Mondiali di Lenzerheide e il sogno di partecipare alle prossime Olimpiadi: “Sarò anche a Lenzerheide quest’anno, per partecipare ai Mondiali. Proverò a prendere parte alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026 nel biathlon, cercando di ottenere una ‘wildcard’, perché ovviamente l’Argentina non ha posti garantiti”.

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