Si chiude la tappa di IBU Junior Cup in Val Ridanna, dove nell’ultimo weekend ha ufficialmente preso il via la competizione del circuito IBU dedicato ai più giovani, con una foltissima partecipazione e risultati incoraggianti anche per l’Italia. Non solo i buoni risultati della squadra azzurra, a inorgoglire è soprattutto la perfetta riuscita della manifestazione, che restituisce al panorama internazionale del biathlon un’ottima immagine della Val Ridanna, dell’Alto Adige e dell’Italia in generale. A dare un breve giudizio su quanto visto in questo scorcio di gare è Maria Theresia Wurzer, presidentessa dell’Amateursportverein Ridnaun – il sodalizio in testa all’organizzazione della tappa altoatesina di IBU Junior Cup – che esprime ai microfoni di Fondo Italia tutta la soddisfazione per la riuscita dell’evento.
Dando un giudizio generale, Wurzer si sofferma sull’importanza del lavoro messo in pratica dai tanti volontari, indispensabili nel far muovere la macchina della Val Ridanna: “E’ stata una settimana molto bella, le gare sono state preparate veramente molto bene. Il risultato è stato bellissimo e un grande successo per tutti noi. Il lavoro dei volontari è stato indispensabile, in questi giorni sono stati impiegati circa 100 volontari che si sono impegnati nel fare fatica e lavorare l’uno a fianco all’altro. Senza di loro non faremmo niente, una persona da sola non può andare lontano. Serve l’aiuto di tutti e noi abbiamo i volontari migliori”.
Positivo anche il giudizio sulle gare, alle quali hanno partecipato moltissimi atleti provenienti dai più disparati paesi, dando alla manifestazione una tinta internazionale. Lo si legge chiaramente nei numeri, che Maria Theresia Wurzer non manca di sottolineare: “Per quanto riguarda le gare, dobbiamo sottolineare che al via si sono presentate 34 nazioni, per un totale di circa 300 atleti. Sono numeri veramente importanti e per noi è una soddisfazione accogliere così tanta gente e poter predisporre per loro delle belle gare. La varietà delle nazioni al via? Siamo felici di accogliere atleti da tutto il mondo”.
Dando uno sguardo ai prossimi appuntamenti, la Val Ridanna guarda già avanti, proiettata non solo alle gare di carattere nazionale, ma anche all’IBU Cup, che transiterà su queste nevi tra il 5 e l’8 febbraio: “Avremo i Campionati Italiani a gennaio, la short individual sarà valida per l’assegnazione dei titoli giovanili, mentre ci sarà anche una sprint valida per la Coppa Italia. Accoglieremo a gennaio anche una gara valida per la Südtirol Cup Hubert Leitgeb Trophy, la settimana prima della Coppa Italia. Poi a febbraio arriverà l’IBU Cup, una manifestazione che abbiamo già ospitato e che abbiamo preparato anche attraverso l’organizzazione di questa IBU Junior Cup”.
A contraddistinguere la Val Ridanna, nello specifico è senza dubbio la grande attenzione ai ragazzi espressa proprio attraverso il patrocinio di manifestazioni dedicate principalmente allo sport giovanile: “Se un giorno vorremmo la Coppa del Mondo? No, quella spetta ad Anterselva (ride, ndr). Noi vogliamo dedicarci a IBU Cup e IBU Junior Cup per i giovani, siamo su questo target e vogliamo essere tra i migliori in questo”. In conclusione, inevitabile una riflessione su alcuni degli atleti consegnati dalla val Ridanna al biathlon di primissimo livello, tra i quali – ad esempio – Patrick Braunhofer, Birgit Schoelzhorn e Christoph Pircher: “E‘ molto bello per noi vedere che alcuni atleti cresciuti da noi possono migliorare e arrivare a livelli più alti, come per Patrick con la Coppa del Mondo. E’ sicuramente una grande soddisfazione”.