L’Italia esce a testa alta dalla tappa che nel weekend ha aperto il sipario sull’IBU Junior Cup in Val Ridanna. Se di per sé partire con un appuntamento in casa è già un buon modo per trovare la fiducia, sicuramente le ottime prestazioni offerte da tutta la squadra azzurra – presente nella località altoatesina con un gruppo che integrava la squadra juniores e alcuni elementi della nazionale B – ha completato al meglio il quadro, dando risposte incoraggianti su tutti i fronti. A fare il punto su quanto raccolto in Val Ridanna è Samantha Plafoni, allenatrice responsabile della nazionale juniores, che intervistata da Fondo Italia a due passi dal poligono altoatesino racconta le sensazioni di questa prima tappa, dando uno sguardo anche ai prossimi appuntamenti.
Nel complesso, il bilancio – che include tra i vari acuti ben 4 podi su 6 gare (vittoria di Carlotta Gautero, 2° posto di Ilaria Scattolo e 2° e 3° posto di Davide Compagnoni) – è sicuramente positivo, con Plafoni che sottolinea l’importanza di partire forte fin da subito: “Siamo contenti della prima tappa, siamo partiti con il piede giusto. Abbiamo raccolto sicuramente risultati positivi che ci danno fiducia. E soprattutto è un buon segnale perché dimostra che il lavoro che c’è alle spalle è già venuto fuori. Quindi è un inizio positivo”.
A caratterizzare le prove degli azzurri in tutte le competizioni, un’incoraggiante lucidità al poligono che ha permesso di portare a casa percentuali interessanti, riuscendo anche a reagire in alcuni frangenti meno favorevoli: “Se siamo stati solidi al tiro? Solidità è la parola giusta secondo me. In questi giorni ho visto un gran bel biathlon da parte di tutti gli atleti e questo è il bello. Con alti e bassi, però tutti veramente solidi. Guardando meglio, devo dire che abbiamo fatto anche ottime percentuali. È vero che le condizioni erano facili, però veramente gli atleti hanno portato un buon tiro e un buon biathlon in gara quindi siamo contenti”.
Un commento va poi alla Val Ridanna e a tutta l’efficiente manodopera che per mezzo dei volontari e di tutti i soggetti coinvolti ha contribuito alla buona riuscita della prima tappa di IBU Junior Cup: “L’organizzazione è stata impeccabile, sono veramente molto ben organizzati e la pista era perfetta, in ottime condizioni. E stessa cosa anche al poligono. Solo oggi si è alzato un po’ di vento e ha cambiato un po’ le carte in tavola per quanto riguarda la gara dei maschi, però anche questo è il bello”.
Ora lo sguardo si sposta ai prossimi obiettivi, con il mirino puntato sulla tappa di Goms (18-21 dicembre), inserita nel medesimo circuito IBU, mentre a lungo termine gli appuntamenti cerchiati in rosso sono gli Europei Junior di Altenberg e i Mondiali Junior di Östersund: “Ci spostiamo domani (lunedì, ndr) e andiamo a Goms, dove avremo delle staffette (mista e single mixed, ndr), poi una sprint e una mass start 60. Gli Europei Junior li affronteremo a metà/fine gennaio, mentre i Mondiali Junior saranno molto avanti, a fine febbraio. Aspettiamo ancora per guardare a quegli appuntamenti, c’è ancora del lavoro da fare e sicuramente il periodo natalizio sarà importante per lavorare. Con gennaio poi si gira una pagina e si guarderà agli appuntamenti futuri”.
Soffermandosi sul tema dei Mondiali, è chiaro che la concorrenza in quell’occasione sarà ancora più agguerrita, considerando che saranno presenti anche formazioni come la Norvegia e la Svezia, che in Val Ridanna non hanno gareggiato: “Gli scandinavi è ormai da due anni che non partecipano alle Junior Cup, loro hanno comunque il loro circuito. Sappiamo che il livello degli scandinavi e soprattutto dei norvegesi è molto alto e ovviamente si presenteranno i migliori. Sicuramente sarà un altro livello, ma qui in Val Ridanna ho visto una folta partecipazione da parte di tutte le altre nazioni tra cui ad esempio la Francia, la Repubblica Ceca e la Polonia che hanno elementi molto interessanti. È sempre bello confrontarsi”.