Dopo la staffetta maschile di Kontiolahti, anche in quella di Hochfilzen si è ripresentato un duello esaltante tra Francia e Norvegia per la vittoria. Alla fine, la vittoria sorride nuovamente a una solida Francia (F. Claude / Q. Fillon Maillet / E. Perrot / E. Jacquelin) che coglie la prima vittoria in una staffetta maschile nella località austriaca. Seconda posizione con un po’ di rammarico per il quartetto della Norvegia (S. H. Lægreid / T. Boe / J. T. Boe / V. Sørum), che incappa nel giro di penalità proprio all’ultimo poligono, dove si era presentata in testa. Come accaduto al femminile, terzo e quarto posto rispettivamente per la Svezia (V. Brandt / J. Nelin / M. Ponsiluoma / S. Samuelsson) e per una superlativa Slovenia (M. Dovzan / J. Fak / A. Vidmar / L. Planko). Prestazione a due facce per l’Italia (L. Hofer / D. Bionaz / E. Zeni / T. Giacomel) che è molto imprecisa nelle prime due frazioni, gira due volte, ma le prestazioni di Zeni e Giacomel ci riportano in una 7a posizione che sembrava impossibile a metà gara.
Si vede subito un Hofer baldanzoso mettersi davanti a tutti a dettare l’andatura; gruppo comunque abbastanza compatto all’arrivo al primo poligono. Le nazioni più forti non sbagliano: il tedesco Strelow esce in testa davanti a Lægreid, bene anche la Francia con Claude. Lukas Hofer chiude il primo poligono usando una ricarica e non perde troppo terreno dalla testa. Nel secondo giro se ne va un quartetto molto interessante composto da Strelow, Lægreid, Claude e il belga Langer. In una serie in piedi complessa per molte squadre, Lægreid fa la differenza e si porta in testa inseguito da Strelow e Fabien Claude. Perdono terreno molte nazioni, tra cui l’Italia con Hofer che entra nel giro di penalità e accumula un distacco di 51.8’’. Prima frazione che termina con Norvegia davanti di 6.3’’ sulla Francia e 20.1’’ sulla Germania. La Svezia è quinta, l’Italia sprofonda subito in 17ma posizione con 1.27’ di svantaggio.
Terzo poligono sul velluto per Tarjei Boe, puntuale come al solito a terra. Una ricarica per Quentin Fillon Maillet che si mantiene a distanza ridotta. Dietro non sbaglia nessuno, con la Germania che si mantiene al terzo posto ma incalzata dalla Svezia. Didier Bionaz tiene un buon passo nel primo giro, ma al poligono è lento e deve usare due ricariche; Italia lontanissima. Serie in piedi che avvantaggia il Fillon Maillet, mentre il maggiore dei fratelli Boe si salva utilizzando due ricariche. Alle sue spalle bene ancora la Germania di Kaiser, che si avvantaggia su altre squadre pericolose per il podio. Ennesimo poligono da dimenticare per l’Italia, di nuovo nelle penalità. Al cambio, la Francia chiude la prima metà di gara con 27.3’’ di vantaggio sulla Norvegia e 36.1’’ sulla Germania.
Sfida tra due pettorali gialli di questo inizio di stagione, Eric Perrot e Johannes Boe. Perrot va in difficoltà con le ricariche a terra e estingue tutto il vantaggio che aveva sul norvegese; i due atleti escono insieme dal quinto poligono. Al terzo posto troviamo addirittura la Slovenia con Vidmar, inseguito dal tedesco Riethmüller (0+2 a terra). Super primo giro di Elia Zeni che va forte sugli sci e trova lo zero a terra! In piedi Eric Perrot manda fuori giri Boe grazie alla sua velocità, tuttavia da vero campione il norvegese riesce a non incappare nel giro di penalità. Il giovane sloveno utilizza una sola ricarica, mentre la Germania macchia una gara positiva entrando nel giro di penalità. Ancora bel poligono di Zeni, che usa una sola ricarica. Johannes Boe azzera il distacco da Perrot e all’ultimo cambio Francia e Norvegia sono insieme, sarà un finale elettrizzante! Tante nazioni in lotta per il terzo posto.
Frazione decisiva affidata a Vebjorn Sørum ed Emilien Jacquelin, il quale nella prima parte del giro ha evidenziato alcuni problemini con l’attacco di uno sci. Poligono a terra selettivo con Sørum abile nel trovare lo zero rapido mentre Jacquelin ha bisogno di due ricariche ed esce dal poligono con 18.7’’ di ritardo. Dietro continua la sfida per il podio, aperta a diverse squadre. Tommaso Giacomel trova una gran serie a terra e riporta l’Italia in top 10. È il momento della verità: il norvegese spara veloce ma è impreciso ed entra nel giro di penalità, Jacquelin deve utilizzare due ricariche ma esce in testa con 15.6’’ su Sørum. Sebastian Samuelsson porta la Svezia sul terzo gradino del podio. Giacomel utilizza tre ricariche ma riesce a non girare ed esce dall’ultimo poligono in 8a posizione.
Nell’ultimo giro non riesce la rimonta impossibile di Sørum, anzi Emilien Jacquelin allunga di prepotenza fin da subito. Il francese controlla la situazione e sul traguardo esulta in maniera composta, facendo segno “due” con la mano, a indicare la doppia vittoria francese nelle due staffette stagionali. Norvegia seconda e terzo posto per la Svezia, con Samuelsson che ovviamente ha la meglio nel giro finale sullo sloveno Planko, che conduce la sua nazione a un bellissimo quarto posto. Giacomel continua a recuperare posizioni e porta l’Italia al 7° posto finale!
Si conclude dunque la seconda tappa di Coppa del Mondo di Biathlon. Adesso gli atleti e i tecnici si sposteranno in terra francese, a Le Grand Bornand, dove si gareggerà a partire da giovedì 19 dicembre.
CLASSIFICA FINALE (Top 10)
1. Francia (F. Claude / Q. Fillon Maillet / E. Perrot / E. Jacquelin) 1:23:04.3 (0+10)
2. Norvegia (S. H. Lægreid / T. Boe / J. T. Boe / V. Sørum) + 49.0 (1+8)
3. Svezia (V. Brandt / J. Nelin / M. Ponsiluoma / S. Samuelsson) + 1:59.2 (1+14)
4. Slovenia (M. Dovzan / J. Fak / A. Vidmar / L. Planko) + 2:06.8 (0+6)
5. Germania (J. Strelow / S. Kaiser / D. Riethmuller / P. Nawrath) + 2:27.8 (1+13)
6. Stati Uniti (S. Doherty / M. Germain / C. Wright / J. Brown) + 3:01.0 (0+10)
7. Italia (L. Hofer / D. Bionaz / E. Zeni / T. Giacomel) + 3:18.1 (2+13)
8. Finlandia (J. Ranta / O. Hiidensalo / T. Seppala / O. Invenius) + 3:25.0 (1+11)
9. Repubblica Ceca (V. Hornig / J. Marecek / M. Krcmar / J. Stvrtecky) + 3:51.2 (2+11)
10. Estonia (R. Zahkna/ J. Kulbin / M. M. Kehva / M. Udam) + 4:34.7 (0+7)