Epilogo decisamente inaspettato e spettacolare nella staffetta femminile di Hochfilzen, molto più combattuta di quanto si potesse pensare alla vigilia. Vittoria per una Germania (V. Voigt / J. Tannheimer / S. Grotian / F. Preuss) che si sta confermando la nazione più in forma in questo inizio di stagione: un vittoria splendida per un quartetto di grande prospettiva con due giovanissime come Grotian e Tannheimer. Al secondo posto si piazza la favorita della vigilia, una Francia (J. Simon / J. Braisaz-Bouchet / S. Chauveau / L. Jeanmonnot)troppo fallosa al poligono un po’ con tutte le sue frazioniste e non in grado di fare la differenza sulla parte sciata. Terzo gradino del podio per la Svezia (A. Magnusson / A. K. Heidenberg / E. Halvarsson / E. Oeberg), ma con un distacco considerevole di 1:31.8. Sorprende il quartetto sloveno (L. Repinc / K. Vindisar / A. Lampic / P. Klemencic), che si piazza in un quarto posto davvero impronosticabile. L’Italia (H. Auchentaller / S. Comola / M. Trabucchi / M. Carrara), priva anche di Dorothea Wierer, prova a difendersi e nonostante i troppi errori al tiro agguanta una discreta 11ma posizione finale.
Nomi di grande peso schierati subito in prima frazione: la Francia con Julia Simon e la Germania con Vanessa Voigt per cercare di fare la differenza fin dal primo quarto di gara. Simon fa subito un’azione incredibile sulla salita che precede il primo poligono. Dopo il primo poligono la Francia fa il vuoto, dietro la Norvegia di Arnekleiv a 15’’, l’Italia con Auchentaller (0+1) perde subito terreno ed esce dal primo poligono con 32’’ di svantaggio. Bene per Auchentaller trovare Magnusson davanti, un buon treno che ci riporta sotto in vista del secondo poligono: Simon rischia tanto al poligono (0+2) e vanifica un po’ il lavoro ma esce comunque in testa e cambia prima, seguita dalla fenomenale finlandese Minkkinen e dalla ceca Jislova. Pessimo poligono in piedi di Auchentaller che entra nel giro di penalità; probabilmente ha pagato il ritmo elevato tenuto nel secondo giro. L’italia cambia in 15ma posizione staccata di 1’35’’.
Terzo poligono molto selettivo: Justine Braisaz commette due errori, coperti con le ricariche, e riparte in testa seguita a 7.4’’ da un’Ucraina, precisissima come al solito con Dzhima, e da una temibile Svezia con Heidenberg. Samuela Comola trova uno zero rapido che le consente di non perdere troppo terreno. Al poligono in piedi arriva la vera selezione: la tedesca Julia Tannheimer trova la serie rapida e precisa ed esce in testa seguita a 3.4’’ da Braisaz, nuovamente costretta a usare tre ricariche, e dalla Svizzera con Aita Gasparin. La Svezia entra nel giro di penalità. Samuela Comola in difficoltà in piedi ma riesce a uscire usando due ricariche. Francia e Germania cambiano insieme, con tante nazione dietro pronte a giocarsi il podio. Italia 10ma al cambio, con un ottimo ultimo giro di Comola.
Nel poligono a terra della terza frazione la Francia esce con una serie pulita grazie a Sophie Chauveau, mentre Selina Grotian perde tempo ricorrendo a due ricariche. Dietro vengono commessi tanti errori e al terzo posto troviamo la Svizzera con Lena Haecki a 43’’. Martina Trabucchi non riesce a coprire un bersaglio con le tre ricariche e deve entrare nel giro di penalità. Grotian indovina una serie in piedi splendida e sorpassa nuovamente la francese Chauveau che però insegue a 5’’ scarsi. Terza posizione per la Svizzera, la Norvegia va in crisi con Randby, Halfarsson riporta in corsa la Svezia. Bella serie in piedi di Martina Trabucchi, che trova uno zero importante. Al cambio Francia davanti di 7’’ sulla Germania: si profila una bella battaglia tra Preuss e Jeanmonnot per la vittoria; dietro Svizzera, una super Bulgaria, e la Svezia. Italia 12ma ma ancora in lotta per le prime 10 posizioni.
Sotto una nevicata che sta aumentando, Lou Jeanmonnot va stranamente in difficoltà nel poligono a terra, Franziska Preuss ne approfitta e sopravanza la francese in uscita dal poligono. Dietro si profila lotta per il terzo posto tra Elisa Gasparin ed Elvira Oeberg. Michela Carrara commette un errore ma copre con la ricarica e si porta alla caccia del 10° posto. Preuss allunga ed entra al poligono decisivo con 10’’ di margine sulla francese. La tedesca è glaciale al poligono e può uscire con un vantaggio rassicurante sulla Francia che va in tilt ed entra addirittura in penalità, ma non compromette la seconda posizione. Oeberg trova un bel poligono in piedi e porta la sua nazione sul podio. Preuss può godersi l’ultimo giro incitata dal tifo caloroso del pubblico austriaco. Ricapitolando: vittoria per la Germania davanti a Francia e Svezia. Quarto posto per un’incredibile staffetta slovena, che nell’ultimo giro sopravanza la Svizzera di Gasparin, andata in difficoltà. L’Italia chiude 11ma, a pochi secondi dalla 10ma posizione della Finlandia.
CLASSIFICA FINALE (Top 10)
1. Germania (V. Voigt / J. Tannheimer / S. Grotian / F. Preuss) 1:16:13.7 (0+4)
2. Francia (J. Simon / J. Braisaz-Bouchet / S. Chauveau / L. Jeanmonnot) + 1:05.7 (1+13)
3. Svezia (A. Magnusson / A. K. Heidenberg / E. Halvarsson / E. Oeberg) + 1:31.8 (1+6)
4. Slovenia (L. Repinc / K. Vindisar / A. Lampic / P. Klemencic) + 2:42.1 (0+6)
5. Svizzera (A. Baserga / A. Gasparin / L. Haecki-Gross / E. Gasparin) + 2:53.9 (1+10)
6. Norvegia (J. Arnekleiv / K. O. Knotten / G. Randby / M. Kirkeeide) + (2+11)
7. Ucraina (K. Dmytrenko / Y. Dzhima / A. Kryvonos / O. Horodna) + 3:30.3 (0+5)
8. Repubblica Ceca (J. Jislova / L. Charavtova / T. Vobornikova / K. Otcovska) + 3:33.4 (2+11)
9. Polonia (N. Sidorowicz / K. Zuk / A. Maka / J. Jakiela) + 3:42.2 (2+19)
10. Finlandia (S. Minkkinen / V. Lehtonen / I. Hamalainen / S. Leinamo) + 3:54.1 (0+7)
11. Italia (H. Auchentaller / S. Comola / M. Trabucchi / M. Carrara) + 3:57.4 (2+12)