Una volta può essere una sorpresa, due un bel segnale, tre una conferma. A Davos Nicole Monsorno ha dato una splendida dimostrazione del proprio valore, concludendo al settimo posto la sprint a skating, al termine di una gara generosa e combattiva, nella quale la fiammazza delle Fiamme Gialle ha dimostrato di essere cresciuta in consapevolezza di sé, ma anche in resistenza. La ventiquattrenne di Varena è stata bravissima nei quarti di finale, chiudendo addirittura seconda in quella che è stata la batteria più veloce. Ma anche in semifinale, l’azzurra ha lottato cercando di tenere le code di Myhre e Diggins, per poi prendersi il terzo posto e chiudere così settima. A seguirla, come a Drammen, era presente la sua famiglia e il suo ragazzo.
«Evidentemente mi portano fortuna – ha raccontanto Monsorno a Fondo Italia – la gara è andata molto bene e sono tanto soddisfatta. Sono molto contenta soprattutto perché è arrivata a skating, la tecnica che preferisco meno. Sono arrivata anche vicinissima alla finale e questo mi fa ben sperare. Ci tenevo a ringraziare i tecnici che lavorano dietro le quinte, a entrambi i tecnici che mi hanno allenata quest’anno e alla mia famiglia che era qui. Soprattutto voglio ringraziare me stessa per aver dato il massimo, superato i miei limiti che mi ha permesso di ottenere questo risultato».