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Sci di fondo

Sci di fondo – Pellegrino e Davos, un dualismo vincente che dura da 14 anni

Ci sono gare che, per un motivo o per l’altro, hanno un sapore più speciale di altre. Per Federico Pellegrino, nelle primissime posizioni della lista dei posti del cuore c’è sicuramente la località svizzera di Davos, con cui ha un rapporto assai speciale, forse in misura maggiore rispetto a ogni altra località dove la Coppa del Mondo transita abitualmente. Non solo risultati e vittorie, Davos per Pellegrino è ricordi, tifo, famiglia e – in un certo senso – anche sapore di casa.

Quando la Coppa del Mondo si appresta a prendere il via con la sua terza tappa stagionale, proprio sulle nevi di Davos, vale la pena fermarsi a riflettere su quello che negli ultimi anni si è consumato su queste piste. Tornando indietro, la dolce storia d’amore tra il fondista valdostano e la pista elvetica ha un inizio ben preciso in termini di Coppa del Mondo e coincide con la data del 12 dicembre 2010, giorno in cui Pellegrino ha per la prima volta preso parte alla sprint di Davos, inaugurando subito il dualismo con questa neve con una vittoria nelle qualificazioni, salvo poi chiudere con una pur ottima 6ª piazza.

Un primo assaggio, a cui sono seguite un mare di eccezionali prestazioni, che hanno portato il poliziotto originario di Nus a prendersi la vittoria di questa gara in ben 4 occasioni (2014, 2015, 2020 e 2022). Per fare un paragone, basti pensare che un cannibale della neve come Johannes Høsflot Klæbo conta a Davos lo stesso numero di vittorie del suo collega italiano, l’ultima delle quali risalente al 2021. Con meno partecipazioni, certamente. Ma in ogni caso il dato è rappresentativo del feeling innegabile che lega Pellegrino a queste nevi e che lo ha portato, nell’ultimo confronto con Klæbo datato dicembre 2022, a trionfare proprio davanti al norvegese, secondo in quel caso. Non solo vittorie, per Pellegrino Davos fa anche rima con piazzamenti importanti. Sono infatti ben 8 i podi conquistati dall’azzurro nella sprint di Davos, divisi – oltre alle quattro vittorie – su 2 terzi posti (2013 e 2024) e 2 secondi posti (2017 e 2018). In mezzo, tante belle prestazioni che nel complesso valgono 10 finali centrate su 15 sprint disputate. Un bottino da record, che fa di Pellegrino un vero e proprio specialista della sprint svizzera, che tradizionalmente si svolge a skating.

Emblema di questo legame indissolubile è sicuramente la commovente storia scritta a dicembre 2022, quando Pellegrino – motivato dall’attesa per la nascita del figlio Alexis – mise in scena uno dei suoi capolavori migliori. Nei giorni precedenti alla sprint, infatti, Pellegrino aveva scelto di rimanere a casa, per assistere la moglie Greta Laurent, visto che la nascita del loro primo bambino era ormai cosa imminente. Rassicurato dalle buone condizioni della compagna, Pellegrino aveva deciso poi di partire verso Davos il giorno stesso, puntando la sveglia alle 3.40 del mattino (!) per poter essere a Davos in tempo per la colazione. Poi riscaldamento, qualifiche e via via i vari round di gara, fino ad arrivare alla finale, vinta – come detto – davanti a Klæbo. Inutile dire a chi sia andata la dedica in quel caso, per quella che si è dimostrata essere una vera e propria settimana perfetta, culminata con la nascita di Alexis, solo 2 giorni dopo la vittoria di Davos.

Insomma, quando si parla di Pellegrino in gara a Davos è chiaro che non si può parlare di una gara qualunque. Non lo è per lui, ma non lo è nemmeno per i tanti tifosi e appassionati che lo seguono da casa e a bordo pista. Tra di loro, quest’anno ci sarà – come spesso capita nella località svizzera – anche un folto contingente proveniente dalla Valle d’Aosta. Come annunciato dallo stesso Pellegrino attraverso i propri social, in questi giorni anche il Chicco Pellegrino Official Fan Club è partito con un pullman in direzione Davos, per portare il meritato sostegno al proprio campione e a tutta la truppa italiana. Se guardando la team sprint di oggi e la sprint di domani dovesse capitare di scorgere bandiere e cappellini gialli in gran numero, sarà subito chiaro di chi si tratta. L’augurio è che il trend di Pellegrino su queste nevi possa proseguire e continuare a emozionare, sulla scia di un’intesa nata nel 2010 su quella iconica salita.

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