Alla conferenza stampa di presentazione della 52ª Marcialonga, che giovedì ha introdotto il grande evento previsto per il 26 gennaio 2025, tra le autorità e i personaggi invitati, non è passata inosservata la presenza di Dietmar Nöckler, ex azzurro del fondo. L’altoatesino delle Fiamme Oro, che l’anno scorso è stato il miglior italiano sul traguardo della Marcialonga (25°), è intervenuto durante la conferenza, mettendo in risalto il punto di vista di chi le nevi della Val di Fiemme e Val di Fassa le ha calcate numerose volte. Interpellato da Fondo Italia a margine dell’evento, il poliziotto dice la sua sul proprio inizio di stagione e sui futuri obiettivi.
In apertura, Nöckler parla del suo rapporto con la più classica delle granfondo italiane, esprimendo tuttavia un po’ di rammarico per la mancata convocazione per la Coppa del Mondo a Davos, dove avrebbe potuto dire la sua nella 20 km in classico: “La Marcialonga negli ultimi anni è sempre stata uno dei miei obiettivi. Oggi (giovedì, ndr) avrei preferito essere da un’altra parte, ma visto che non sono convocato per Davos sono venuto qua volentieri. Probabilmente quest’anno avrò anche più tempo per preparare bene la Marcialonga e spero di migliorare il mio piazzamento. Se è uno dei miei obiettivi stagionali? Sì, adesso sicuramente diventa uno dei miei obiettivi”.
Guardando indietro al percorso di preparazione estiva e autunnale, l’altoatesino si dice comunque soddisfatto delle buone sensazioni: “La preparazione l’ho fatta con la Polizia, mi sono allenato un po’ con il gruppo di sede, insieme ad alcuni giovani aggregati, e anche tanto da solo. La preparazione in sé è andata bene, anche per la mia condizione a inizio stagione ero molto contento”. Dando invece un sguardo alla stagione in senso più ampio, Nöckler chiarisce che non ha ancora stabilito un piano d’azione ben definito per l’inverno: “Non so ancora di preciso quali gare fare farò. Sicuramente se riesco ne farò una per preparare la Marcialonga, un po’ prima. Poi bisognerà vedere come andranno le gare, probabilmente farò anche qualche altra gara di questo tipo”.
Infine, riguardo alla possibilità di tornare a competere in Coppa del Mondo in questa stagione, il poliziotto si dice poco ottimista, in ragione anche dei format e delle date delle prossime gare che non gli permetteranno di mettersi in mostra in quella che è la sua specialità, la tecnica classica: “Purtroppo la settimana scorsa a Slingia (8° nella 10 km di FESA Cup, ndr) è mancato qualche secondo, ma è andata così e adesso guardiamo avanti. Se spero ancora di tornare in Coppa del Mondo? Slingia era praticamente l’unica possibilità che avevo. Ora vedremo le prossime gare ma sarà molto difficile, perché in classico non c’è più quasi nulla”.