Nella sprint di oggi ad Hochfilzen per la Norvegia ritorna in gara in Coppa del Mondo Martin Uldal, l’attuale leader della generale in IBU Cup.
Nelle prime due tappe di Idre Fjaell e Geilo il 23enne scandinavo ha avuto come peggior risultato l’ottavo posto nell’individuale delle gare norvegesi, seguito da due vittorie nella sprint e nella pursuit che gli hanno poi dato la possibilità di essere convocato per le gare di questi giorni in Austria.
Prima di questa settimana, vantava solo una chiamata nel massimo circuito del biathlon, nelle gare di Holmenkollen del marzo 2022 dove raccolse, ancora ventenne, due onorevoli piazzamenti nei primi trenta. Ma si sa che in Norvegia è difficile anche solo riuscire a far parte delle squadre nazionali e visto il livello altissimo nelle ultime due stagioni, Uldal ha gareggiato solo in IBU Cup, mantenendo sempre alti livelli di risultati terminando sesto nella generale due anni fa, e quarto lo scorso anno.
Ora, a 1000 giorni dall’esordio di Oslo, torna in Coppa del Mondo, sostituendo Johannes Dale-Skjevdal che non ha fatto bene a Kontiolahti. Il norvegese è fiducioso per queste gare austriache e ne ha parlato alla testata Eurosport.no: “Se riuscirò a fare qualcosa di simile a quello che ho fatto in IBU Cup, penso che sarò in grado di ottenere buoni risultati anche qui. In ogni caso, è una bella sensazione sapere di esserci e di avere l’opportunità di fare bene” – e ammette le difficoltà che ci sono per poter rappresentare i colori del suo paese ai massimi livelli – “È difficile essere costantemente tra i primi sei a livello nazionale quando il livello è così alto, come me ci sono tantissimi altri ragazzi che vanno forte e che lavorano duramente per partecipare a queste gare”.
La gestione dello stress prima e durante la gara è uno dei punti affrontati nell’intervista: “Naturalmente questa è una parte molto importante di questo sport. Per quanto mi riguarda, sento di poterlo gestire al meglio quando uscirò dal cancelletto. A quel punto la maggior parte delle preoccupazioni per me scivolano via. Tutto poi si riduce alla motivazione e alla voglia di andare veloce e di tirare bene”.
Uldal è conscio dei progressi fatti negli ultimi due anni: “Direi che la qualità e la quantità dei miei allenamenti è cresciuta e migliorata notevolmente, specialmente quest’anno. Vado più forte sugli sci e ho più chiari i miei obiettivi. Rispetto al passato mi sento meno impulsivo e non mi lascio condizionare come prima da un brutto risultato”.
Dopo la presenza di Vebjørn Sørum a Kontiolahti, Uldal va ad aggiungersi alla lista dei norvegesi arrivati in Coppa del Mondo partendo dalla squadra reclute della nazionale scandinava, cosa già fatta da Strømsheim e Botn lo scorso anno: “E’ stato bello vederli andare subito forte in Coppa. Mi sono misurato con loro durante tutto l’anno e quando vedo quello che possono fare, mi dà la certezza che il mio livello è abbastanza vicino a quello dei migliori atleti del mondo. Certo, devo crescere ancora un po’ per essere tra i primi, ma sono convinto di potercela fare”.
Seguendo le orme dei suoi giovani compagni Uldal ha chiari obiettivi per il prossimo futuro: ”Voglio un podio. Partecipare alla “flower ceremony” sarebbe già una bella cosa, ma è un podio che mi farebbe davvero stare bene”– e aggiunge convinto dei suoi mezzi – “Se continuerò a crescere come ho fatto finora, penso di avere la possibilità di vincere in Coppa del Mondo. La concorrenza qui è enorme ma se sono in giornata e tutto va bene, sento di poter arrivare alla vittoria”.