Nella passata stagione si fece notare a Davos con una grande prestazione nella sprint, chiudendo al quattordicesimo posto. Un risultato davvero positivo per il 2003 Martino Carollo, giovane delle Fiamme Oro, che si sta mettendo in luce per talento e determinazione. L’azzurro del gruppo Milano-Cortina 2026 è un fondista poliedrico, capace di far bene in diversi format. Molto intelligente tatticamente, però, proprio nelle gare sull’uomo sa dare quel qualcosa in più.
Con nella testa il risultato della passata stagione, il cuneese cresciuto nell’Entracque Alpi Marittime ha sempre avuto ben chiare le idee già dall’estate. «Quando è uscito il calendario della Coppa del Mondo – ha ammesso Carollo a Fondo Italia – l’occhio mi era subito caduto proprio su questa tappa di Davos. Il pensiero fin da subito è stato di provarci. Ero consapevole che, partendo forte nel primo weekend di FESA Cup, avrei avuto molte probabilità di essere convocato. In questo periodo è stato quindi questo il mio obiettivo».
Raggiunta la convocazione, Carollo si è ora posto un nuovo obiettivo: «So che nella passata stagione feci molto bene nella sprint di Davos, ma sarà impegnativo ripetersi, perché il livello è sempre più alto. Come si è visto a Lillehammer, in qualificazione tra il primo e il trentesimo ci sono appena cinque secondi. L’obiettivo è quindi di qualificarsi nei trenta, perché una volta in batteria, il tracciato mi piace e voglio dare tutto ciò che rimane.
Per domenica, invece, ho parecchio rispetto per la 20 km a tecnica classica con partenza a cronometro. Non ho mai gareggiato in questo format. Vedremo, magari utilizzando una buona gestione di gara, posso anche riuscire ad attaccarmi a qualcuno di competitivo da incontrare lungo il percorso. Io proverò a dare il massimo, come sempre, sfruttando magari qualche aiutino esterno».