Ancora Francia sugli scudi a Kontiolahti: il giovane Eric Perrot (0+1+0+0) vince la prima mass start stagionale della Coppa del Mondo di biathlon dopo una prova di grande solidità e rapidità al poligono. Una condotta di gara da veterano navigato che gli regala la seconda vittoria in carriera. Al secondo posto ancora Francia con uno straordinario Quentin Fillon Maillet (1+1+1+0), soprattutto come passo sugli sci. Terzo gradino del podio per un ritrovato Sturla Holm Lægreid (0+1+0+1). Quarta posizione per il tedesco Danilo Riethmuller (0+0+0+1). Johannes Boe (1+0+2+1) è troppo falloso al tiro e chiude con una modesta 9a posizione. Gli italiani conducono una prova convincente fino al terzo poligono, ma da lì in avanti la luce si spegne: Tommaso Giacomel (1+0+4+2) è 23° mentre Dider Bionaz (1+0+2+4) conclude al 28° posto. Per i nostri rimane la conferma di una forma sugli sci davvero buona che, associata a una maggiore precisione al tiro, potrà presto condurli a risultati di maggior pregio.
Dopo aver impressionato nella sprint di venerdì con la vittoria di Emilien Jacquelin (oggi 14°), è ancora la nazionale transalpina a dettare legge nella mass start di Kontiolahti: il ventitreenne Eric Perrot (0+1+0+0) ottiene la sua seconda vittoria in carriera, la prima nel format della partenza in linea. Con questo risultato, inoltre, Perrot raggiunge la vetta della classifica generale e dalla prossima tappa di Hochfilzen indosserà il pettorale giallo. Sul secondo gradino del podio, a 9.1”, dopo una gara in rimonta fin dalle prime battute, si piazza Quentin Fillon Maillet (1+1+1+0) che si riscatta dopo una sprint sottotono chiusa al 30° posto. Terza posizione finale, staccato di 11.7”, per Sturla Holm Lægreid (0+1+0+1) che conduce la sua solita gara abbastanza precisa al poligono, evidenziando anche una crescita sugli sci; per Lægreid il pettorale giallo sfuma per un solo punto. Per lui si tratta del secondo podio in questa prima tappa di Kontiolahti.
Fuori dal podio la Germania con una bella 4a piazza di Danilo Riethmuller (0+0+1+0). A completare la top 10 troviamo un quintetto norvegese: 5° posto per Vebjorn Sørum che si sta proponendo costantemente ad alto livello, 6° e 7° posto per Endre Strømsheim e Vetle Christiansen che per più di metà gara sono stati in lotto per un posto sul podio. In 8a e 9a posizione troviamo i fratelli Boe, con Tarjei a precedere uno Johannes in difficoltà al tiro e sprovvisto del suo solito passo incredibile nel fondo. Chiude la top 10 lo svedese Sebastian Samuelsson, che ha commesso 5 errori al poligono; troppi per sperare in un piazzamento migliore. Da evidenziare la 12a posizione dell’ucraino Anton Dudchenko (0+0+0+0), l’unico a trovare il 40 su 40 al tiro.
Nel primo giro nessuno si assume l’incarico di forzare più di tanto il passo e dunque il gruppo arriva compatto al primo poligono a terra. Esce in testa dal poligono il norvegese Sturla Holm Laegreid, tallonato dal compagno Christiansen e dal tedesco Justus Strelow (partito con il 30). Doppio errore pesante per il vincitore della sprint Emilien Jacquelin, che esce in penultima posizione, e per Martin Ponsiluoma. Bene i norvegesi, Johannes Boe concede un errore ma nel secondo giro recupera terreno sulla testa. Un errore a testa anche per i due azzurri, Tommaso Giacomel e Didier Bionaz. Al secondo poligono, ancora da terra, si mette in mostra Endre Strømsheim, preciso e rapido, che si ritrova in testa insieme a Christiansen. Bella seconda serie per entrambi gli italiani, che trovano un fondamentale 5 su 5 e recuperano posizioni, riportandosi su un gruppone guidato da Johannes Boe. Il plotone, su azione di Sørum va all’inseguimento dei due norvegesi fuggitivi e la situazione al terzo poligono vede 14 atleti racchiusi in 15’’.
La prima serie in piedi spacca la gara: Eric Perrot trova uno 0 rapidissimo, si porta in testa e va in fuga inseguito dal tedesco Danilo Riethmueller e da Lægreid. Christiansen limita i danni con un solo errore ed è quarto davanti a un solidissimo Jakov Fak. Poligono da dimenticare per gli italiani, che compromettono la prestazione, dopo aver forzato molto sugli sci nel terzo giro: Giacomel ne sbaglia 4, Didier Bionaz incappa in un problema con il caricatore, deve ricominciare il puntamento dopo il secondo bersaglio e manca due bersagli. Johannes Boe ne sbaglia due, Sørum commette un ulteriore errore ma non è distante dai primi. Pronti a giocarsi il podio anche Samuelsson e Fillon Maillet.
Nell’ultimo poligono Eric Perrot non sente minimamente la tensione della situazione e completa la sua serie con un 5 su 5 veloce. Lægreid sbaglia ma esce comunque dal poligono in seconda posizione, inseguito da un Quentin Fillon Maillet che va all-in all’ultimo poligono (19.5’’ di shooting time) e copre tutti i bersagli. Ma dietro di loro incombe un pericoloso Danilo Riethmuller, non troppo appariscente durante la gara, ma dotato di un ottimo ultimo giro. Nessuno sconvolgimento sensibile nel quinto giro, che decreta la vittoria già in ghiaccio di Perrot, davanti al compagno di squadra Fillon Maillet, che negli ultimi 3 km riprende e stacca Lægreid, che deve accontentarsi della terza posizione.
Classifica Finale (Top 10)
1. E. Perrot (FRA) 37:12.9 (0+1+0+0)
2. Q. Fillon Maillet (FRA) + 9.1 (1+1+1+0)
3. S. H. Lægreid (NOR) + 11.5 (0+1+0+1)
4. D. Riethmuller (GER) + 17.7 (0+0+0+1)
5. V. Sørum (NOR) + 34.6 (1+0+1+1)
6. V. S. Christiansen (NOR) + 45.4 (0+0+1+1)
7. E. Strømsheim (NOR) + 46.1 (0+0+2+0)
8. T. Boe (NOR) + 47.1 (0+0+2+0)
9. J. T. Boe (NOR) + 49.2 (1+0+2+1)
10. S. Samuelsson (SWE) + 1:00.5 (1+1+1+2)
Gli italiani in gara
23. T. Giacomel + 2:12.5 (1+0+4+2)
28. D. Bionaz + 3:09.6 (1+0+2+4)
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