Una spanna sopra le altre. In questo momento la Coppa del Mondo di biathlon non sembra appartenere a nessuno, se non a Elvira Öberg. E non solo perché sulle sue spalle campeggia il pettorale giallo da leader del circuito, ma anche perché le sue prestazioni in pista parlano di una condizione sugli sci difficile da eguagliare. Lo sa anche lei, quando ai microfoni dell’IBU – a pochi minuti dalla vittoria nella mass start di Kontiolahti – ammette che 2 errori al poligono non sono al momento un grande problema, vista la condizione mostrata sugli sci.
“È fantastico – spiega Öberg commentando la vittoria – ero molto nervosa oggi. È quasi un sogno che diventa realtà, gareggiare con il pettorale giallo. Qualcosa a cui pensi sempre quando sei piccola, quindi essere in grado di gareggiare con questo pettorale oggi, sentirmi in questa condizione sugli sci e tagliare il traguardo per prima… non so cosa dire”.
Proseguendo, la leader di Coppa del Mondo aggiunge: “Gli errori? Non vuoi mai trovarti in quella posizione a lottare a ogni metro, per ogni posizione. Questa volta il gruppo di testa era molto numeroso, quindi non è stato facile guadagnare così tante posizioni. Ma so che se sono in questo stato di forma, 2 errori non sono niente di cui preoccuparsi così tanto nella mass start. Ho cercato di stare calma, so che sono molto brava in questa situazione, nello sparare spalla a spalla con le altre ragazze. Mi sento molto forte in questo. Ma devi comunque sempre riuscire a farlo e trovare la giusta concentrazione. Sono molto contenta di essere riuscita a farlo oggi”.
Facendo un bilancio conclusivo dopo la settimana di gare a Kontiolahti, è chiaro che sia quello della svedese il profilo da tenere più sotto osservazione. Anche perché con due terzi posti, due vittorie e un secondo posto (tra gare individuali e di squadra) la minore delle sorelle Öberg non è mai scesa dal podio in questo inizio di stagione. E infatti la classifica di Coppa del Mondo parla chiaro: sono 230 i punti messi in tasca, che le regalano un vantaggio di 60 lunghezze sulla tedesca Franziska Preuss e di 79 sulla francese Lou Jeanmonnot.