La sprint a skating di Lillehammer consegna all’Italia un bellissimo terzo posto targato Federico Pellegrino, arrivato al culmine di una gara gestita al meglio a livello strategico e impreziosita da una condizione brillante dell’azzurro. Se la prova di forza di Johannes Høsflot Klæbo non ha avuto eguali, l’azzurro ha invece potuto giocarsela alla grande in volata con Even Northug, chiudendo per un nulla in terza piazza e riprendendosi così un posto sul podio che mancava da quasi 10 mesi. L’ultimo acuto del poliziotto valdostano in Coppa del Mondo risaliva infatti alla sprint di Minneapolis (quella volta era stato 2°) dello scorso 17 febbraio. L’Italia può dunque tornare a sorridere, sull’onda dell’entusiasmo di Pellegrino, che ai microfoni della FISI ha raccontato la gioia del ritorno tra i migliori.
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Un’analisi come sempre lucida e onesta quella fatta da Pellegrino, che ammette di aver affrontato l’impegno di Lillehammer con la giusta spensieratezza, valutando cammin facendo gli ostacoli che gli si paravano di fronte: “Mi sono presentato in partenza senza aspettarmi nulla, l’ho affrontata come una partita di tennis che si gioca punto dopo punto e con questo spirito ho affrontato qualificazioni, quarti e semifinale, dove ad un certo punto mi sono trovato un po’ chiuso, anche se ne sono uscito bene. Sono molto soddisfatto, una delle incognite quando si va avanti con l’età è la velocità, e oggi ho dimostrato a me stesso che sono ancora lì a giocarmela, dietro all’irraggiungibile Klaebo”.
Il podio messo in tasca da Pellegrino non è solo una boccata d’aria per la squadra azzurra, ma rappresenta anche una bella risposta dopo una prima gara a Lillehammer generalmente non eccezionale per l’Italia: “E’ stato un buon riscatto dopo il passaggio a vuoto di venerdì (era stato 67° nella 10 km a skating, ndr), adesso sono di rientro verso le Alpi, domani non farò lo skiathlon e viaggerò direttamente verso Davos, dove cercherò di dare filo da torcere ai nordici sulle nostre piste”. Decisione dunque presa per la gara di domani, che Pellegrino – come da programma – lascerà da parte, per poter preparare al meglio la tappa di Davos, dove l’azzurro mette nel mirino, in particolare, la team sprint e la sprint in programma. Senza dimenticare la 20 km in classico, altro importante obiettivo di Pellegrino. Segnali incoraggianti che fanno ben sperare verso Davos, considerando lo storico feeling di Pellegrino con il tracciato elvetico.