Si chiude la sprint maschile valida per l’appuntamento di IBU Cup a Geilo, in Norvegia, dove nel primo pomeriggio sono scesi in posta anche diversi atleti italiani. Sebbene la vittoria sia targata Martin Uldal, a esultare è sicuramente anche Nicolò Giraudo, azzurro classe 2000, che mette a referto un ottimo 13° posto. Al suo primo anno in IBU Cup, Giraudo ha mostrato una progressiva crescita che – dopo un primo periodo di ambientamento nelle gare di Idre Fjäll, ha centrato due top 20 in quel di Geilo. Fondo Italia raccoglie le sue impressioni subito dopo la sprint odierna.
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La soddisfazione è grande per Giraudo, che ammette: “Sono soddisfatto della prova di oggi, soprattutto perché nelle due sprint di Idre non ero riuscito a fare il lavoro che mi ero prefissato e non avevo ottenuto i risultati che volevo (era stato 54° e 70°, ndr). Sia nell’individuale di mercoledì che nella sprint di oggi ho avuto sensazioni abbastanza buone sugli sci e al tiro”.
Per lui, un solo errore al tiro, arrivato in occasione del secondo poligono: “Peccato per quell’errore nella serie in piedi che è andato basso, ma fa parte del gioco. E’ stata una bellissima gara e essendo le prime gare al nord diciamo che, tolta la scorsa settimana in cui ho dovuto un po’ ambientarmi, sono abbastanza contento di queste ultime due gare”.
La speranza è quella di potersi riproporre su questi livelli con continuità, provando a tenere il passo dei migliori: “Spero che questo sia solo l’inizio, mi è servito molto gareggiare qua perché ho imparato tantissime cose e ne sto imparando ancora tante. C’è tanto da lavorare per competere con i migliori, però un passo alla volta e potremo anche noi un domani raggiungere i risultati che ci prefissiamo”.
