Lou Jeanmonnot, con una gara precisa e in progressione, sconfigge le agguerrite svedesi, oggi in grande forma, e si porta a casa a Kontiolahti la quinta vittoria in carriera, la prima nella specialità della short individual. Seconda la grande sorpresa Ella Halvarsson (0+1+0+0), protagonista di una prestazione pazzesca e nettamente al miglior risultato in carriera, mentre completa il podio una Elvira Oeberg devastante sugli sci, ma gravata da 3 errori al poligono. Ottimo quarto posto per Natalia Sidorowicz, che con lo zero riporta la Polonia nelle prime posizioni del biathlon mondiale. Chiude la Top 5 una Franziska Preuss in forma nonostante i malanni che l'hanno recentemente colpita. Samuela Comola (0+0+0+1) è la migliore delle italiane con un incoraggiante 13esimo posto.
Dopo la tripletta norvegese di ieri a trazione Stroemsheim, apre oggi i battenti anche la stagione delle gare individuali femminili di coppa del mondo del biathlon, sempre a Kontiolahti (Finlandia) e sempre con una short individual, sulla distanza dei 12,5 km.
La padrona di casa Suvi Minkkinen è la prima a prendere il via alle ore 16.20, con una temperatura più fredda rispetto ai giorni scorsi (circa -7 gradi) e un vento piuttosto debole. Tra il novero delle attese protagoniste della vigilia, Dorothea Wierer è la prima a partire, anche se, con il pettorale 4, Ella Halvarsson vuole sorprendere ancora dopo la grande prestazione di sabato. E' lei infatti la prima a porre in alto l'asticella sugli sci (più veloce di Lampic nel primo giro!) e al tiro, quando al primo poligono, con una prestazione rapida e pulita, esce con un vantaggio impressionante su tutte le rivali eccetto Elvira Oeberg, l'unica a sopravanzarla.
Doro invece commette subito un errore a terra e prosegue con un altro in piedi, preludio purtroppo ad una gara fallosa e lontana dai primi posti per l'altoatesina. Halvarsson continua a stupire invece nel proseguo della gara, mantiene un ritmo elevato e, dopo un errore in piedi, trova un altro zero al terzo poligono, mettendosi dunque in buona posizione per il podio finale. La svedese classe '99 è veramente in fiducia e sembra volare sugli sci, mettendo in mostra una condizione psico-fisica mai neanche lontanamente immaginata in carriera. Questa sensazione è comprovata dalla freddezza con cui mette a segno lo zero anche al quarto e decisivo poligono, andando poi a chiudere con un gran tempo che inevitabilmente va a mettere pressione a tutte le rivali ancora in gara. Fioccano infatti gli errori al poligono per le francesi, con Simon e Braisaz particolarmente fallose, e sbagliano anche Preuss e le sorelle Oeberg al secondo poligono, mentre prova a farsi vedere un'altra sorpresa svedese, Heijdenberg, che a metà gara è in testa con lo zero. I parziali sugli sci sembrano anche confermare l'impressione che la nazionale svedese disponga oggi, oltre che di una grande condizione, di veri e propri missili sotto i piedi, con tutte le atlete tra le prime nel course time.
I tanti errori arrivano forse anche per la poca sensibilità nel premere il grilletto dovuta al freddo intenso della giornata finlandese. Elvira è scatenata e fa segnare tempi clamorosi nella parte del fondo, ma al secondo tiro a terra commette un altro errore che la mette dietro nei parziali ad Halvarsson. Tandrevold cerca di tenere il ritmo con una prova pulita e ragionata al poligono, ma è dietro nonostante un errore in meno dopo tre tiri, mentre Preuss prova anch'essa a rimanere in corsa per il successo con un terzo poligono rapido e preciso. Ma ecco che con pettorali oltre il 60 arrivano le francesi Oceane Michelon e Lou Jeanmonnot, con quest'ultima a prendersi la leadership parziale dopo il terzo tiro, con la solita prova ultra-precisa.
Elvira perde ogni chance di successo facendo siglare il terzo errore nell'ultima serie e lo stesso discorso vale anche per Tandrevold e Preuss. Il poligono finale è, quindi, come sempre decisivo e Jeanmonnot non trema, mette a segno lo zero e si porta al comando con circa 15" di vantaggio su Halvarsson, mentre Michelon commette due errori e si allontana dai primi posti. Jeanmonnot riesce a difendere il vantaggio nell'ultima tornata e scalza per 12" dall'angolo del leader la sorpresa svedese, che quasi pregustava il sapore del primo clamoroso successo. Prestazione comunque da incorniciare per Halvarsson, favorita forse solo leggermente dal pettorale basso di partenza, che prima del successo nella single mixed di sabato poteva contare solo su un paio di podi in IBU cup e 4 partecipazioni totali in coppa del mondo.
Finisce lontana dalle prime posizioni Tandrevold (17esima), mentre fanno ancor peggio due tra le francesi più quotate, molto fallose al tiro: Simon 31esima e Braisaz-Bouchet 39esima, che non approfittano così nel migliore dei modi dell'assenza di Lisa Vittozzi in un questa prima tappa di coppa del mondo.
Per l'Italia grande prova per Samuela Comola (0+0+0+1) che, sfruttando anche il traino di Jeanmonnot per i giri centrali, fa segnare un ottimo tredicesimo posto finale, con l'errore nel poligono finale che non le consente un piazzamento nei 5. Fuori dai punti tutte le altre, con Hannah Auchentaller 43esima con 3 errori, Dorothea Wierer 51esima con 5 errori e Michela Carrara purtroppo 91esima con una prova negativa al tiro (9 errori) dopo i segnali incoraggianti della staffetta.
Classifica finale, TOP 10
1. Lou Jeanmonnot (FRA) 35'52.3 (0+0+0+0)
2. Ella Halvarsson (SVE) +12.3 (0+1+0+0)
3. Elvira Oeberg (SVE) +56.4 (0+1+1+1)
4. Natalia Sidorowicz (POL) +1'08.2 (0+0+0+0)
5. Franziska Preuss (GER) +1'09.6 (0+1+0+1)
6. Lisa Theresa Hauser (AUT) +1'23.0 (0+1+0+0)
7. Oceane Michelon (FRA) +1'39.9 (0+0+0+2)
8. Regina Ermits (EST) +1'42.1 (0+0+0+0)
9. Vanessa Voigt (GER) +1'45.0 (0+0+1+0)
10. Suvi Minkkinen (FIN) +1'50.9 (0+0+0+1)
Le italiane
13. Samuela Comola +2'15.4 (0+0+0+1)
43. Hannah Auchentaller +3'42.8 (1+0+0+2)
51. Dorothea Wierer +4'07.5 (1+1+1+2)
91. Michela Carrara +7'22.1 (2+2+3+2)
Le classifiche complete QUI