Un'ottimo avvio di stagione per il vincitore uscente della Coppa del Mondo, molto meglio dello scorso anno e nettamente superiore a come lo si era visto - o per meglio dire, non visto - all'opening nazionale del biathlon norvegese in quel di Sjusjoen solo un paio di settimane fa. Intervistato da Biathlonworld, il canale Youtube dell'IBU, il Johannes Thingnes Boe ha confermato che non era una sensazione solo all'esterno ma che solo all'avvicinarsi dell'appuntamento della Coppa del Mondo ha avuto sensazioni migliori sulla sua forma.
"Anch'io ero abbastanza sorpreso a Sjusjoen, avrei voluto fare un po' meglio, ma non avevo dubbi che qui sarebbe andata meglio perché sono fiducioso nei miei mezzi e so essere pronto quando comincia la Coppa del Mondo, penso che mentalmente ci sia un click che mi fa concentrare maggiormente, la preparazione alla prima tappa è stata migliore. Penso che la punizione che ho dato a me stesso dopo Sjusjoen mi abbia permesso di avere un buon piazzamento qui. Con un po' di fortuna svilupperò una forma migliore nelle prossime gare"
In quel di Kontiolahti, invece, il 31enne è apparso subito controllo sia sugli sci che al poligono, facendo segnare il miglior tempo sugli sci in 3 dei 5 giri della gara, con un solo errore sui venti bersagli del format individuale (primo colpo mancato in una Short Individual); al termine di questa altissima prestazione, il super campione di Stryn ha concesso solo al compagno di squadra Endre Stroemsheim di stargli davanti a fine gara per soli 3".
"Mi sentivo sicuro al tiro, di solito esco con un 20/20 in gare di questo tipo, e anche oggi ci sono andato molto vicino. Questa gara (la short individual, ndr) sembra fatta apposta per me, c'è una grande differenza con una normale 20km, non so perché ma mi sento incredibilmente sicuro di me"
Nonostante questa sicurezza, il gradino più alto del podio è però andato ad uno dei suoi compagni di squadra, ma Giovannino ha solo una cosa da dire a riguardo.
"La battaglia è iniziata!" ha confermato Boe "Puoi vincere delle individuali con 18 o 19 bersagli presi ma non quando uno dei migliori sciatori prende tutti e venti i bersagli. C'è stata una grande lotta con Sturla (Laegreid) e Endre (Stroemsheim) e sono finito in mezzo a loro due, sono stato molto vicino alla vittoria, ma in una lunga stagione a volte vinci e a volte perdi, ed Endre ha meritato di vincere oggi. È stata una gara incredibile!"
Ai piedi di un podio tutto norvegese, però, si è posizionato un volto giovane del biathlon ucraino, il 21enne Vitalii Mandzyn, che il campione norvegese ha elogiato: "Sono molto colpito, il livello della gara era altissimo, lui ha trovato il 20/20 in una gara ventosa e ha sciato anche veloce. Sono orgoglioso di lui così come può essere orgoglioso di sé stesso, spero che in Ucraina lo stiano vedendo perché hanno una nuova star nel loro biathlon!"