Il vincitore della coppa del mondo dello scorso anno Harald Oestberg Amundsen si aggiudica la Mass start 20 km di Ruka con un'azione poderosa negli ultimi metri di gara. Podio tutto norvegese con Jan Thomas Jenssen e Martin Loewstroem Nyenget a completare gli altri gradini. Quarto l'austriaco Mika Vermeulen, l'unico che ha provato a contrastare la corazzata scandinava. Graz coglie un buon 20esimo posto, mentre è 22esimo Pellegrino, che ha ceduto nell'ultima tornata.
Ultima fatica del weekend per i fondisti impegnati nel Nordic Opening presso la località finlandese di Kuusamo, nel comprensorio sciistico del Ruka, a nord del Circolo Polare Artico. Dopo la 10 km a cronometro di venerdì e la sprint in classico di ieri, oggi è il giorno delle Mass start di 20 km in tecnica libera. Ad aprire la giornata sono gli uomini, in gara a partire dalle ore 9:30. Favorito d'obbligo della competizione non poteva che essere il fenomeno assoluto dello sci di fondo mondiale, Johannes Hoesflot Klaebo, che sabato aveva evidenziato una condizione già al top, dimostrando, per l'ennesima volta nella sua strepitosa carriera, una superiorità clamorosa nella sprint in classico. A pochi minuti dal via, arrivava però il clamoroso e inatteso forfait di Klaebo, che non si è sentito molto bene nella notte e, dopo un test sugli sci nella prima mattinata, ha scelto di non partire nella mass start in via precauzionale.
Detto ciò, a guidare la startlist non c'era il pettorale giallo, ma il pettorale rosso (numero 2) di Iivo Niskanen, di sicuro non a suo agio nel pattinaggio. Tra i possibili favoriti per il successo rimanevano, quindi, i norvegesi Amundsen, Krueger, Golberg e Nyenget, lo svedese Poromaa e l'austriaco Vermeulen. Per l'Italia i fari erano puntati come sempre su Federico Pellegrino, reduce da due buone prestazioni e sempre a suo agio nelle gare sull'uomo, ma c'era tanta curiosità anche per la prova del giovane Elia Barp, che lo scorso anno aveva mostrato buone cose in questo format. Infine Davide Graz, Simone Daprà e Paolo Ventura erano alla caccia di piazzamenti e sensazioni positive per acquisire fiducia per il proseguo della stagione. La competizione si è svolta su un anello piuttosto duro di 4 km da ripetere per 5 volte, con degli sprint bonus (che assegnano punti di coppa) al terzo e al quarto giro.
Allo sparo c'è un leggerissimo nevischio e la temperatura è di poco sotto lo zero. La partenza è ad un ritmo molto tranquillo, tanto che si creano spesso, all'inizio delle salite, dei rallentamenti nelle parti finali del gruppone compatto dei 68 partenti, causate anche dalla larghezza non eccessiva del tracciato finlandese. Poche emozioni nella prima tornata, quindi, tanto che il momento più entusiasmante lo regala una lepre bianca, che attraversa la pista proprio davanti agli atleti. All'inizio del secondo giro prendono il comando Amundsen e Poromaa, ma l'andatura resta comunque piuttosto blanda. Il primo che prova a dare un'accelerata è il tedesco Moch, che allunga il gruppo con un discreto forcing. Il ritmo si fa quindi più elevato e si mostra davanti anche Niskanen, che si prende la vittoria al Bonus Sprint. Gli italiani sono sempre ben posizionati in questa prima parte di gara, all'interno del gruppo principale. Al termine del terzo giro Nyenget prova a forzare un po' il ritmo per fare selezione e a dargli man forte arriva poi il connazionale Ree, in cerca di visibilità in questa tappa di coppa del mondo. Il suo è un vero e proprio attacco sulla salita dello stadio, che lo porta a prendersi qualche metro di vantaggio. Questo è il movimento che accende definitivamente la miccia alla gara, che si fa all'improvviso veloce e selettiva, quando ormai siamo a 7 km dal traguardo. Sono i norvegesi a guidare ora il gruppo, con Vermeulen sornione a controllare gli scandinavi. E' Amundsen a proseguire il forcing, con un gruppo ora molto allungato e Pellegrino intorno alla quindicesima posizione, ben piazzato anche Graz. All'inizio dell'ultima tornata il plotone è ancora molto allungato, ma non presenta ancora grossi distacchi, con gli italiani ancora a non molti secondi dalla vetta. A 2 km dal traguardo prova a salire in cattedra Krueger, grande specialista delle prove distance a skating, che attacca sulla salita, ma non riesce a fare una grossa differenza. Ci si gioca tutto quindi sull'ascesa finale allo stadio, dove Amundsen fa valere il suo spunto veloce e regola i compagni Jenssen e Nyenget. Quarto un ottimo Vermeulen e quinto l'altro norvegese Ree. Bella prestazione per gli americani Mcmullen e Schumacher che si piazzano nei 10, così come i francesi Desloges e Lapalus, mentre deludono gli svedesi, con il migliore, Poromaa, 15esimo. Gli italiani chiudono distanti dai primi posti, con Graz che è il migliore in ventesima posizione, Pellegrino finisce 22esimo, mentre porta a casa un punto Barp, 40esimo. Chiudono poco fuori la zona punti Daprà (41) e Ventura (44).
Classifica finale, TOP 10
1. Harald Oestberg Amundsen (NOR) 46'04.0
2. Jan Thomas Jenssen (NOR) +0.9
3. Martin Loewstroem Nyenget (NOR) +1.9
4. Mika Vermeulen (AUT) +2.9
5. Andreas Fjorden Ree (NOR) +8.0
6. Simen Hegstad Krueger (NOR) +8.2
7. Zanden Mcmullen (USA) +10.1
8. Gus Schumacher (USA) +11.3
9. Mathis Desloges (FRA) +11.6
10. Jules Lapierre (FRA) +11.9
Gli italiani
20. Davide Graz +52.8
22. Federico Pellegrino +56.7
40. Elia Barp +1'37.5
41 Simone Daprà +1'38.2
44. Paolo Ventura +1'46.1
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