Sci di fondo | 01 dicembre 2024, 10:57

Sci di fondo - Graz a Fondo Italia: "Soddisfatto soprattutto di essere tornato. Il mio weekend a Ruka? Una montagna russa"

Sci di fondo - Graz a Fondo Italia: "Soddisfatto soprattutto di essere tornato. Il mio weekend a Ruka? Una montagna russa"

Alla conclusione della mass start di Ruka, vinta dal norvegese Harald Østberg Amundsen, il migliore degli azzurri è Davide Graz, protagonista di una 20ª piazza che addolcisce il bilancio del weekend finlandese per il sappadino. Fondo Italia lo incontra a bordo pista, proprio a conclusione della gara, raccogliendo le sue impressioni a caldo non solo sulla competizione odierna, ma su tutti i risultati arrivati a Ruka.

Il 20° posto di oggi è per Graz una buona notizia, soprattutto per il fatto di essere riuscito a tornare su buoni livelli dopo un periodo difficile“Diciamo che in questo primo weekend di Coppa sono soddisfatto. Era da un po’ che non gareggiavo e sono prima di tutto soddisfatto di essere qui. Per come era finita la scorsa stagione, speravo di riprendermi perché ci ho messo veramente tanto a riprendermi. Però adesso ci sono”.

Facendo una panoramica più generale del proprio weekend, Graz si dice un po' amareggiato per il risultato della 10 km in classico, dove le condizioni meteo hanno svantaggiato chi come lui è partito nelle fasi iniziali della gara. Il quadro complessivo è tuttavia soddisfacente: “Questo weekend lo descriverei come una montagna russa, nel senso che è partito venerdì con una gara un po’ difficile per le condizioni meteo. Per noi che siamo partiti con i primi numeri è stata una gara molto falsata, sono partito con un 70° posto che non mi rispecchiava per niente. Stavo bene e lo sapevo, però non sono stato contento. Ieri mi aspettavo qualcosa di meglio e oggi tutto sommato è andata bene. Una top 20, direi più che bene, qua a Ruka non è mai facile. Ci sono, sto crescendo e so di aver lavorato bene. Alla fine dopo i primi due risultati ero dispiaciuto, ma so cosa valgo e infatti oggi ho cominciato a dimostrarlo”.

Spazio nel finale a un commento sulla tattica di gara, impostata fin da subito su ritmi alti, a differenza di come spesso succede - soprattutto al maschile - nelle mass start: “Alla fine me l’aspettavo così, sapevo che gli atleti meno veloci non volevano arrivare in volata e avrebbero messo giù la gara più dura possibile. Rispetto agli altri anni era un po’ meno selettiva come pista, però è lo stesso stata dura e la neve non era facilissima. Penso che rispecchi pienamente le aspettative”. 

Giorgio Capodaglio, Fausto Vassoney