Biathlon | 01 dicembre 2024, 15:55

Biathlon - Jacquelin e la tensione dell'ultima serie: "Ho sentito il peso della storia, ma sono riuscito a gestirla bene"

Biathlon - Jacquelin e la tensione dell'ultima serie: "Ho sentito il peso della storia, ma sono riuscito a gestirla bene"

Dopo la mancata vittoria di ieri nella Staffetta Mista, quando è stato beffato quasi sul traguardo dal giovane e brillante norvegese Vebjoern Soerum, anche quest'oggi Émilien  Jacquelin ha indossato il pettorale del quarto frazionista per la staffetta maschile francese. Per un colpo del destino beffardo, il 29enne si è trovato ancora una volta a dover battagliare con un norvegese: quest'oggi il blasonato Johannes Thingnes Boe

Oltre alla vittoria, però, in palio, dopo 3 frazioni, c'era anche un posto nella storia: se il biatleta transalpino avesse coperto tutti e 10 i bersagli mancanti solo con il caricatore, i Bleus avrebbero potuto celebrare la staffetta perfetta. Dopo il primo poligono, l'obiettivo sembrava più vicino che mai, ma la serie in piedi ha dissipato ogni speranza.

"C'è mancato davvero poco perché fosse una staffetta perfetta, ma forse la miglior staffetta mai fatta nella storia del biathlon. Sfortunatamente è mancato quell'ultimo poligono per renderla perfetta" ha commentato il biathleta a caldo ai microfoni dell'IBU "purtroppo ho sentito il peso di questa cosa!"

La consapevolezza di quanto stava per accadere ha giocato un brutto scherzo all'atleta dell'Isère che ha affrontato con grande tensione la serie in piedi.

"Cerchiamo sempre di fare zero errori nella staffetta e dopo due frazioni ho iniziato già a pensare alla mia. Mi sono detto che dovevo restare concentrato su quello che avrei dovuto fare, di non pensare al poligono, ma dopo il mio tiro a terra pulito, anche se sapevo di dover mantenere il focus, appena due metri fuori dal poligono sentivo già le farfalle nello stomaco e ho iniziato a pensare che avremmo potuto fare la gara perfetta. 'Sarebbe pazzesco!', ho pensato. E quindi ho tremato tantissimo ma sono contento di essere riuscito a gestirla bene, al meglio che potevo"

Anche se per motivi diversi le due staffette di questo primo weekend di Coppa del Mondo potrebbero superficialmente raccontare di un Jacquelin "guastafeste", il transalpino prende quanto accaduto sia ieri che oggi come una lezione da mettere nel cassetto dell'esperienza. 

"Per me è stato un weekend molto interessante, in cui ho cercato di riprendere i miei avversari, di gestire un giro da solo con questo peso della storia sulle spalle perché volevo ottenere quel record ed eravamo davvero vicini a farcela. Fabien, Quentin ed Eric sono stati incredibili, ma credo che i nostri tecnici possano essere orgogliosi di noi"

Federica Trozzi