Si chiude la prima tappa di IBU Cup a Idre Fjäll con la pursuit femminile andata in scena nel primo pomeriggio, seguendo l’ordine di partenza definito dal risultato della sprint di ieri, nella quale a imporsi era stata la norvegese Ida Lien, davanti alle due francesi Paula Botet (12 secondi da Lien) e Camille Bened (20). Dopo il pokerissimo offerto dalla Norvegia al maschile, è ancora il plotone norvegese a festeggiare nella pursuit di Idre, con Ida Lien di nuovo davanti a tutte soprattutto grazie a una prestazione superiore sugli sci. Si rimescolano le carte alle sue spalle, dove a festeggiare è la tedesca Anna Weidel, protagonista di un 2° posto in rimonta, davanti a Camille Bened. Per l’Italia il risultato dell’ultimo appuntamento di Idre elegge Beatrice Trabucchi a migliore delle azzurre (17ª, partiva 12 ª), mentre chiudono fuori dalle 20 le altre italiane in gara.
La gara si delinea con Ida Lien (1+0+2+1) sempre al comando seppur alle prese con qualche errore al poligono, che la mette nel mirino di Camille Bened e Anna Weidel nelle fasi finali della gara. Nei quattro poligoni la norvegese della squadra A sbaglia 4 volte, dimostrandosi tuttavia di un altro livello nella parte sciata, dove fa la differenza sulle avversarie portandosi a casa il miglior tempo. Chiude seconda una buona Anna Weidel (0+1+1+0), che dopo il 3° e 4° posto arrivati nelle due sprint, si concede il secondo gradino del podio nella pursuit, rimontando dalla 4ª piazza e chiudendo a 35 secondi dalla vincitrice, con due soli errori nel tiro. Assapora per qualche minuto la possibilità di fare il colpaccio Camille Bened (1+0+1+3), che – uscita con Lien dal 3° poligono – spreca nell’ultima sessione di tiro sbagliando tre volte e facendosi superare da Weidel chiudendo a 1 minuto e 22 dalla testa. Scivola in 4ª posizione Paula Botet (2+1+2+2), che paga una prestazione al tiro complicata, caratterizzata da 7 errori, che le valgono ben 1 minuto e 34 di ritardo da Lien.
Seguono in classifica la tedesca Marion Wiesensarter, risalita di 4 posizioni, la norvegese Siri Skar e la francese Chloé Chevalier, che perde due posizioni rispetto al pettorale di partenza. Settima piazza a tinte francesi per un'incredibile Fany Bertrand, che con un solo errore recupera un'infinità di posizioni (partiva 37ª), a cui seguono le due svedesi Johanna Skottheim (partiva 29ª) e Emma Nilsson (partiva 7ª).
Per l'Italia, come detto, la migliore al traguardo è Beatrice Trabucchi (1+0+2+2), la quale concede 5 posizioni in classifica e paga 4 minuti e 45 al traguardo. Poco più indietro la sorella Martina Trabucchi (0+1+3+3) al 23° posto (16ª nella sprint di ieri), con una seconda parte di gara in calo al poligono, mentre mantiene la posizione di ieri Birgit Schoelzhorn (0+1+3+2), che chiude 26ª. Giornata difficile infine per Linda Zingerle (0+3+2+3) la quale sperava di migliorare il 36° posto di ieri, ma deve tuttavia fare i conti con 8 errori al poligono che le valgono la 48ª piazza.
LA CLASSIFICA – TOP 10
1 - I. Lien (NOR) 32:24.6 (1+0+2+1)
2 - A. Weidel (GER) +35.8 (0+1+1+0)
3 - C. Bened (FRA) +1:22.7 (1+0+1+3)
4 - P. Botet (FRA) +1:34.0 (2+1+2+2)
5 - M. Wiesensarter (GER) +1:49.8 (1+0+2+0)
6 - S. Skar (NOR) +1:53.3 (0+1+1+2)
7 - C. Chevalier (FRA) +2:04.4 (1+0+1+3)
8 - F. Bertrand (FRA) +3:00.5 (0+0+1+0)
9 - J. Skottheim (SWE) +3:02.3 (0+1+3+0)
10 - E. Nilsson (SWE) +3:12.4 (0+0+4+1)
LE ITALIANE
17 - B. Trabucchi (ITA) +4:45.5 (1+0+2+2)
23 - M. Trabucchi (ITA) +5:27.8 (0+1+3+3)
26 - B. Schoelzhorn (ITA) +5:45.0 (0+1+3+2)
48 - L. Zingerle (ITA) +7:50.6 (0+3+2+3)