Johanna Hagstroem comincia nel migliore dei modi la stagione delle sprint, portandosi a casa il primo successo in carriera a Ruka davanti a Myhre e Dahlqvist, mentre perde subito punti importanti Svahn, protagonista di un pericoloso incidente nei quarti di finale. Eliminate nelle batterie iniziali Nicole Monsorno e Caterina Ganz, che in ogni caso portano a casa due piazzamenti tra le 15.
Dopo la qualificazione delle ore 9, che ha visto la doppietta a sorpresa della Finlandia, alle 11.30 prendevano il via le batterie dei quarti di finale della sprint in tecnica classica in quel di Ruka (Finlandia). Nelle circa 2 ore di tempo intercorse tra la fine della prima prova di giornata e le finali, le fondiste hanno avuto il modo di riprendere fiato, mentre gli skimen cercavano nuove soluzioni per colmare il divario con i materiali dei padroni di casa, nettamente superiori rispetto alla concorrenza nella mattinata.
Il primo colpo di scena giungeva ad un'ora dall'inizio della competizione, quando arrivava la notizia che Emma Ribom (qualificata col 18esimo tempo) non si sarebbe presentata al cancelletto di partenza. Si riducevano così a 29 le partecipanti ai quarti di finale, con la prima batteria che si annunciava come la più agguerrita, vista la presenza dei primi 2 pettorali (Joensuu e Saari) e di Sundling, mentre Svahn (col 3) sceglieva la seconda. Ganz era inserita invece nella terza batteria con Rydzek e Dahlqvist, mentre la fortuna provava a dare una mano a Monsorno, che nell'ultimo quarto (insieme ad Hagstroem), beneficiava del forfait di Ribom, dovendosi quindi scontrare con solo 4 atlete al posto delle canoniche 5.
La fase finale comincia subito con un momento di paura: durante la seconda batteria dei quarti, alla fine della prima discesa, in una curva verso sinistra, c'è un contatto tra Svahn, Stenseth e Amundsen, con la svedese che perde il controllo degli sci, finendo ad alta velocità fuori dal tracciato di gara, saltando un cumulo di neve e salvandosi, per fortuna, grazie ad un virtuosismo e alla presenza di una stradina innevata come via di fuga, mentre le avversarie norvegesi finivano a terra compromettendo anch'esse la loro gara. Eliminazione prematura quindi e grande spavento per la vincitrice della coppa del mondo sprint dello scorso anno e una delle principali favorite di oggi, rincuorata poi al traguardo da Carl e Sundling. Eliminata nei quarti anche Caterina Ganz (15esimo posto finale), protagonista di una buona prova in rimonta nella salita conclusiva, ma che la vede giungere al terzo posto, con un tempo di poco superiore a quello che avrebbe consentito il ripescaggio e stesso discorso purtroppo anche per Nicole Monsorno (14esima), che prova a risalire nell'ultimo tratto, ma anche lei finisce terza e fa segnare un tempo finale troppo elevato per la qualifica. Prestazione comunque incoraggiante nel complessivo per le azzurre, che portano a casa due piazzamenti tra le 15. Nella quarta batteria, invece, ecco un'altra sorpresa, con l'eliminazione di un'altra delle favorite, Faendrich, terza e fuori dai ripescaggi per un decimo. Escluse dalle semifinali anche Karlsson e Diggins. Col passare dei turni salgono di tono le campionesse svedesi Sundling, Dahlqvist e Hagstroem, che si presentano in finale (3 su 6) di nuovo come le grandi favorite per il podio, mentre la vincitrice della qualifica, Joensuu, nonostante il forte sostegno del pubblico di casa, sembra iniziare a pagare gli sforzi ed accede solo come lucky loser all'ultimo atto. Chiudono il novero delle atlete che partecipano all'ultima sfida Julie Myhre, rimasta sola a difendere i colori della Norvegia, e la tedesca Coletta Rydzek, unica non scandinava in finale.
Nell'evento conclusivo della giornata regna il tatticismo, con anche un momento di souplesse in cima alla prima ascesa, fino alla salita conclusiva, dove Johanna Hagstroem apre il gas e prende un leggero margine sulla concorrenza, che difende nel rettilineo finale. Al secondo posto giunge Julie Myhre, brava a regolare le altre svedesi Dahlqvist e Sundling. Quinta la padrona di casa Joensuu e sesta Rydzek. Primo successo individuale in carriera per Hagstroem che aveva vinto la seconda semifinale e aveva quindi avuto meno tempo per recuperare rispetto alle connazionali leggermente più quotate di lei alla vigilia.
Classifica finale, TOP 10
- Johanna Hagstroem (SVE)
- Julie Myhre (NOR)
- Maja Dahlqvist (SVE)
- Jonna Sundling (SVE)
- Jasmi Joensuu (FIN)
- Coletta Rydzek (GER)
- Katri Lylynpera (FIN)
- Anne Kylloenen (FIN)
- Amanda Saari (FIN)
- Laura Gimmler (GER)
Le italiane
14. Nicole Monsorno
15. Caterina Ganz
Le classifiche complete QUI