Frida Karlsson sfreccia, domina e vince la gara di apertura del weekend di Coppa del Mondo a Ruka, lasciando alle sue spalle una rediviva Therese Johaug, alla quale la svedese rifila un distacco di ben 46 secondi. Un risultato che solo qualche settimana fa era difficile immaginare, considerando che Karlsson è stata costretta da un problema fisico a rimandare le prime uscite sulla neve, rifugiandosi sotto il sole di Tenerife, per finalizzare la preparazione con un lavoro tra bicicletta e skiroll.
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Fondo Italia, presente a Ruka, la incontra a bordo pista pochi minuti dopo la conclusione della gara, sempre sorridente e ben disponibile a dare una lettura della sua prestazione. Interpellata sulle belle sensazioni avute in gara, la svedese dipinge un quadro molto positivo della prima di Coppa del Mondo: “Se è stata una delle mie migliori gare? Sì, i miei sci erano perfetti, il mio corpo stava molto bene e avevo pensieri molto positivi. La mia mente era molto salda e i coach mi hanno trasmesso davvero tanta adrenalina nel darmi i tempi. Ero affamata di andare veloce, è stato veramente divertente”.
Inevitabile dare uno sguardo anche alle recenti difficoltà, che Karlsson sembra tuttavia aver superato con grande disinvoltura, arrivando in poco tempo forse quasi più in alto di dove si aspettava di essere: “Se me lo avessero detto 2 settimane fa? Sono fortunata a essere qui, a essere onesta. Mi godo il fatto di essere tornata e penso che questo mi abbia dato l’energia per andare veloce. Non ho pressioni, penso solo ad andare lì e divertirmi”.
In conclusione, spazio anche a una battuta sull’abbronzatura sfoggiata da Karlsson, effettivamente insolita a novembre alla prima di Coppa del Mondo in Finlandia: “La prima volta che mi presento alla prima gara con l’abbronzatura? Sì esattamente, non ho mai avuto quest’abbronzatura a Ruka (ride, ndr)”. L’impressione, scherzi e abbronzatura a parte, è che la vacanza forzata a Tenerife abbia dato i suoi frutti, permettendo a Karlsson di presentarsi all’apertura della stagione in gran forma.
