Sci di fondo | 29 novembre 2024, 15:55

Sci di fondo – Pellegrino a Fondo Italia: "Forse sono partito troppo forte. Ora massima concentrazione sulla qualifica di domani"

Sci di fondo – Pellegrino a Fondo Italia: "Forse sono partito troppo forte. Ora massima concentrazione sulla qualifica di domani"

RUKA -  Buona prestazione nella prima gara della stagione per Federico Pellegrino che trova una buona top 15 fin nella 10 km a tecnica classica, su un tracciato complesso come quello di Ruka, dove in tanti oggi sono andati in difficoltà per via di condizioni meteo non facili. In mixed zone, Fondo Italia ha incontrato il valdostano che ha commentato così la sua prestazione.

«[Una 10km in classico] complicata ma negli ultimi anni tutte le volte che ho affrontato questa gara sono sempre arrivato più o meno in queste posizioni, e anche quest'anno non sono stato da meno. Devo dire che oggi sono stato fortunato dal punto di vista del meteo perché mentre facevo riscaldamento nevicava tantissimo. Quando ero a bordo pista a fare il tifo per i miei compagni, ero dispiaciuto per loro per quella situazione ed ero anche un po' in pensiero per la mia gara che si sarebbe potuta svolgere con delle condizioni anche peggiori. Invece, ha smesso di nevicare e i numeri più alti sono stati anche avvantaggiati. Del resto, uno sport outdoor comprende anche queste situazioni, se pensiamo che due settimane fa avevamo il problema opposto. Fa parte del gioco e ho colto l'opportunità di poter fare una bella prestazione anche se si tratta comunque di un 15esimo posto. Le sensazioni non erano super, sono partito forse leggermente troppo forte, forse galvanizzato dalla neve che stava smettendo di cadere. Sul finale, negli ultimi 2 km, non sono riuscito a fare un cambio di ritmo che sarebbe stato necessario per poter scalare qualche altra posizione nella classifica, però ho rotto il ghiaccio e ora siamo in ballo.»

Anche se le sensazioni non sono state dunque estremamente positive, il 34enne delle Fiamme Oro conferma comunque di apprezza questo format, che gli ha permesso, e continua a permettergli, di togliersi soddisfazioni ed esprimersi bene.

«La 15km in classico, che è la gara dove più c'è bisogno di sapere gestire le energie, mi è sempre piaciuta tantissimo. Adesso è diventata una 10km, quindi i ritmi devono essere un po' più alti, che è anche il motivo per cui oggi ho provato ad azzardare partendo più forte, mentalmente non ho avuto troppa paura di prendere la gara di petto, poi cercare di gestirmi un po' più avanti. Quando sono partito mi sono trovato Lapalus, che aveva fatto già il primo giro e anche quello mi ha galvanizzato un po'. Ho cercato di staccarlo un po' e invece Lapalus ha fatto un secondo giro super "restando sempre le mie code". In una gara su due giri è così e bisogna anche saperla interpretare, ma sono fiducioso.»

Abbiamo poi chiesto all'ormai veterano della squadra azzurra un pensiero sulle prestazioni dei suoi compagni di squadra, che come già accennato sono stati sfortunati nel trovarsi a gareggiare in condizioni meteo difficili, e sui risultati di giornata, con la Norvegia che ha mancato l'appuntamento con il gradino più alto del podio.

«Credo che con condizioni meteo simili alle mie i miei compagni valessero la mia posizione, quindi vedremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane di cogliere dei risultati con più bandierine dell'Italia in zone medio-alte della classifica. La mancata vittoria dei norvegesi? Diciamo che forse Niskanen non stava così male come immaginava! Comunque anche se i norvegesi non hanno vinto, sono sempre dei nordici ad essere lì davanti quindi cambia poco.»

Domani  sarà già tempo di voltare pagina con la sprint. Una dinamica diversa rispetto al passato, quando era la sprint la gara di apertura e quindi sarà importante recuperare le energie al meglio per poter superare la qualificazione e scalare le batterie, soprattutto se si hanno ambizioni importanti come sicuramente sarà per l'italiano, che lo scorso hanno aveva centrato un ottimo quarto posto.

«Se la partenza di oggi è un indicatore, in quanto non avevo l'impressione di essere partito forte e invece nei primi intermedi ero messo bene, vuol dire che di brillantezza ce n'è. Domani facciamo il battesimo per la sprint in questa stagione e tiriamo le somme dopo la gara. Sarebbe bellissimo migliorare il risultato dell'anno scorso, ma so che sarà difficilissimo e la testa deve rimanere concentrata nella qualificazione che nella sprint, rispetto alle altre gare, è lo scoglio non da poco, soprattutto per un trentaquattrenne!»

Giorgio Capodaglio, Federica Trozzi