Il norvegese Aspenes (0+1), con una prova solida al poligono e il miglior course time sugli sci, porta a casa il successo nella prima sprint stagionale di IBU cup a Idre Fjäll (Svezia). il classe ’97 norvegese regola il connazionale Uldal (0+1) e il francese Guigonnat (0+0), più preciso al poligono dei rivali, ma meno rapido sugli sci. Si apre quindi subito nel segno della Norvegia la stagione 24/25 del biathlon.
L’attesa è finita e dopo i lunghi mesi della preparazione estiva e le prime prove sulla neve delle scorse settimane, prendono finalmente il via oggi le competizioni ufficiali della stagione agonistica 2024/2025 del biathlon (seppur per quanto concerne il circuito cadetto) con le gare di IBU cup a Idre Fjäll (Svezia). A rompere il ghiaccio sono gli uomini con una sprint di 10 km. Tra gli atleti da seguire si contraddistinguevano sicuramente gli esperti tedeschi Fratzscher e Rees, i norvegesi Uldal, Frey, Aspenes e Botn e i francesi Guigonnat ed Emilien Claude, oltre ai tanti giovani pronti a darsi battaglia e a mettersi in mostra nell’importante vetrina dell’IBU cup, rampa di lancio ideale verso il grande palcoscenico della Coppa del Mondo. Davvero tante le nazioni al via (ben 33!) provenienti da 4 diversi continenti, sintomo di un’espansione e di una diffusione sempre più globale e capillare di questo sport.
Le condizioni di gara non erano particolarmente complicate, non c’erano precipitazioni, la temperatura si aggirava attorno ai -7 gradi e il vento era scarso o assente. Il cancelletto si è aperto alle 10.30 con il rumeno Cornel Puchianu ad aprire le danze, con quasi tutti i favoriti subito a seguire con pettorali bassi all’interno del primo gruppo di partenza. Nella prima tornata si segnalano subito gli ottimi tempi sugli sci di E. Claude, del tedesco Kaiser e del solito Botn, comunque per il momento meno dominante nel fondo rispetto alla scorsa stagione di IBU cup. Dopo il primo poligono è quindi Claude a comandare con lo zero, davanti al norvegese Aspenes e Kaiser, entrambi staccati di 3″ ed entrambi senza errori, mentre Botn commette subito 2 sbagli a terra. Nel secondo giro Aspenes aumenta i giri del motore e si presenta al tiro in piedi con il miglior parziale, ma sia lui che gli altri atleti che occupavano i primi posti virtuali a metà gara commettono un errore. Aspenes rimane dunque in testa, nonostante l’errore, all’uscita dall’ultimo poligono, ma conserva solo 2″ su un rimontante Guigonnat (0+0) e 9″ su Claude e molti altri atleti sono distanti meno di 20″ dalla vetta. E’ quindi lotta serrata sul filo dei secondi nell’ultimo giro per la vittoria e anche per il podio, con Aspenes (0+1) che difende con autorità la propria leadership fino al traguardo, concludendo la prova in 23’20.7 e conquistando la sua terza affermazione in carriera in IBU cup. E’ così della Norvegia il primo successo stagionale di IBU cup, risultato non di certo a sorpresa. Bella rimonta nell’ultima tornata per l’altro norvegese Uldal (0+1) che chiude a 12″, mentre completa il podio l’esperto francese Guigonnat (0+0). Chiudono la TOP 5 Claude (0+1) e Kaiser (0+1). Per l’Italia ottima prestazione di Nicola Romanin, che già aveva dimostrato una buona condizione in Val Martello nelle prove di selezione. L’esperto azzurro, ormai non più parte di un gruppo sportivo militare, si difende bene sugli sci e commette un solo errore a terra e chiude 14esimo con un distacco di 1’20”. Buona prova anche per Christoph Pircher (1+0), che finisce 20esimo a 1’50”. Più attardati e più fallosi al tiro Nicolò Betemps (0+2) e David Zingerle (1+2), chiudono oltre la trentesima posizione, ma comunque in zona punti, mentre il giovane Marco Barale (0+2) lancia dei segnali incoraggianti, difendendosi bene sugli sci e facendo segnare il 24esimo tempo finale. L’ultimo italiano al via, Nicolò Giraudo (2+0) chiude al 54esimo posto. Botn, uno dei principali favoriti della vigilia, è falloso al tiro (2+1) e chiude nono a 55″, nonostante abbia fatto comunque segnare il secondo miglior tempo sugli sci. Da segnalare infine come la Top 10 sia occupata da atleti provenienti soltanto da Norvegia, Germania e Francia, mentre i padroni di casa della Svezia non classificano nemmeno un loro atleta nei primi 40.
Classifica finale, TOP 10
1° Sverre Dahlen Aspenes (NOR) 23’20.7 (0+1)
2° Martin Uldal (NOR) + 12.5 (0+1)
3° Antonin Guigonnat (FRA) +14.0 (0+0)
4° Emilien Claude (FRA) +19.7 (0+1)
5° Simon Kaiser (GER) +24.4 (0+1)
6° Isak Frey (NOR) +26.6 (0+1)
7° Oscar Lombardot (FRA) +39.8 (0+0)
8° Lucas Fratzscher (GER) +40.0 (0+1)
9° Johan Olav Botn (NOR) +55.4 (2+1)
10° Sivert Guttorm Bakken (NOR) +1’01.8 (0+2)
Gli italiani
14° Nicola Romanin +1’20.9 (1+0)
20° Christoph Pircher +1’49.9 (1+0)
24° Marco Barale +2’03.5 (0+2)
37° Nicolò Betemps +2’23.1 (0+2)
40° David Zingerle +2’30.3 (1+2)
54° Nicolò Giraudo +2’55.4 (2+0)
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