Nei mesi che hanno preceduto la stagione invernale, la squadra di sci di fondo svedese ha avuto molto da fare sul fronte dei materiali: Perry Olsson e Larry Poromaa hanno perso il loro posto nel team di skimen, sostituiti poi dal quartetto formato da Kent Norell, Mattias Berglund, Felix Erlander e Markus Ruus.
Norell è stato in precedenza responsabile degli skimen per la nazionale svedese di biathlon, mentre Berglund torna dopo aver fatto parte della squadra di sciolinatura dal 2012 al 2015 per ricoprire il ruolo di vice di Anders Svanebo.
Alle porte della nuova stagione di Coppa del Mondo, questo ennesimo turnover ha fatto sì che diversi fondisti svedesi si siano trovati con un nuovo skiman: addirittura per il trio Frida Karlsson, Linn Svahn e Johan Häggström, Mattias Berglund sarà il terzo skiman in tre stagioni.
"Ci sono sicuramente degli svantaggi nel cambiare skiman. Sarà un cambiamento che richiederà un po' più di lavoro" dice Frida Karlsson, che nelle ultime stagioni si è affidata all'esperienza di Mats Eklund a quelle di Larry Poromaa, padre del compagno di squadra William, la scorsa stagione "Abbiamo attraversato alcune difficoltà ma sembra che ora stiamo lavorando secondo una struttura chiara. La mia sensazione ora è che andrà bene."
In Norvegia però non si spiegano come sia possibile, alla vigilia di una triplice combinazione di eventi tanto importanti come i Mondiali di Trondheim, le Olimpiadi di Milano-Cortina e i Mondiali di Falun, possano avvenire cambiamenti tanto radicali, vista l'importanza del rapporto di fiducia con il proprio skiman. A dar voce a questo scetticismo è Petter S. Skinstad, esperto di TV2, che punta il dito proprio sul tempismo inappropriato.
"È completamente insensato. Gli atleti devono conoscere a fondo il loro parco sci. È forse un po' assurdo fare così tanti cambiamenti prima del triplice appuntamento dei Campionati del Mondo di Trondheim, delle Olimpiadi in Italia e dei Campionati del Mondo di Falun. Ora devono rimanere fermi con questi cambiamenti per i Campionati del Mondo 2027 in casa e ottenere una buona squadra che abbia una buona routine e una buona comunicazione sia internamente al team di skiman che con gli atleti”.
Il capo degli skiman svedesi difende la sua scelta, affermando che, anche se è vero che alcuni atleti riescono a lavorare meglio con alcuni skiman rispetto ad altri "è impossibile trovare la giusta chimica personale per tutti e 15 i pattinatori della squadra A". Per Svanebo è fondamentale che ci sia professionalità e ciascuno si affidi all'altro avendo fiducia nei mezzi e nei ruoli. Fondamentale, affinché ciò avvenga, è che ci sia comunicazione "per creare una sicurezza di base. Non dovrebbe essere importante chi seleziona e prepara gli sci."