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Biathlon – Vanessa Voigt come Biles sulla salute mentale: “Voglio parlarne ma non la uso come scusa”

Vanessa Voigt è da tempo tra i nomi più importanti del biathlon mondiale, anche se la scorsa stagione è stata quella più importante della sua carriera avendo finalmente raggiunto il traguardo importante dalla prima vittoria in Coppa del Mondo, ad Anterselva, sebbene fosse in coppia con Justus Strelow nella Single Mixed. 
Quando manca una sola settimana all’avvio della Coppa del Mondo, però, per Voigt questo inizio di stagione non particolarmente è positivo e pieno di speranze e aspettative come il passato: la preparazione estiva della 27enne è stata tutt’altro che ideale, affidando ai social una confessione in cui parlava di ‘crollo mentale’.
"C’è molta attesa, ma la preparazione non è andata bene. Ho notato fin dall’inizio che l’inverno aveva messo a dura prova le mie forze e che gli ultimi anni erano stati molto tosti. Forse non mi sono preso una pausa abbastanza lunga, ma pensavo che tutto sarebbe andato di nuovo bene e avrei potuto iniziare ad allenarmi" spiega in n’intervista esclusiva con Eurosport.de "ma ho subito capito che non tutto andava bene. Poi ho tirato il freno e ho detto: "Devo uscire di qui e scoprire perché il mio allenamento non è più della massima qualità". Sono una persona che vuole il 100%, anche se so che non è necessario tutti i giorni. Ma se ci sono diverse unità in cui raggiungi solo il 50%, allora questo ti pesa davvero."
Per questa stagione che, a differenza del passato, comincia con due giornate di staffette consecutive che darà agli atleti la possibilità di rompere il ghiaccio con meno pressione che in passato, la biathleta turingia non vuole porsi degli obiettivi proprio in ragione dell’estate tormentata, in cui ha preso parte ad un solo raduno della squadra di cui, dichiara, è "pienamente soddisfatta". 
"Sembra banale ma non è un vero obiettivo sportivo, voglio iniziare con un sorriso. Non dico che voglio questa o quella medaglia, ma credo che se ricomincio con il sorriso e una certa tranquillità, spero che il resto venga da solo."
Per evitare che la pressione del risultato potesse compromettere la ricostruzione della fiducia, la tedesca non ha neanche preso parte alle competizioni di fine raduno quando la squadra ha lavorato per tre settimane in quota, lasciando questa incombenza solo nel corso della preparazione finale della Coppa del Mondo per vedere a che punto sono.

Dopo quello che ha affrontato, Voigt si lascia ispirare da altre figure importanti dello sport che hanno affrontato a testa alta i loro problemi di salute mentale. Tra tutte la campionessa olimpica e mondiale della ginnastica artistica Simon Biles.

"Penso che l’importanza della salute mentale sia aumentata enormemente di recente. Grazie a Simone Biles, ai Giochi Olimpici di quest’estate abbiamo visto che questo è un problema molto, molto importante. Per me è importante parlarne. Utilizzo Instagram per coinvolgere il pubblico in quello che faccio: è semplicemente una parte di questo lavoro e ha anche influenzato la mia preparazione. Tuttavia non voglio usarla come scusa. Sono consapevole che esiste un elenco di risultati invernali e dietro un risultato c’è il mio nome. Non c’è un elenco di quanti allenamenti sono stati persi. Ma la vedo in modo positivo e ho ricevuto molti incoraggiamenti."

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