Si chiude con la gara maschile la prima tappa di Coppa del Mondo di salto con gli sci. In quel di Lillehammer (HS140), che rispetto a ieri a venerdì ha cambiato completamente il suo look passando dai colori autunnali ad un paesaggio invernale inoltrato grazie alla forte nevicata che è andata via via aumentando nel corso della gara, cosa che ha portato la giuria ad avallare, secondo il nuovo regolamento, un cambio di tuta tra i due round di salto. Ecco perché fondamentale è stato quest'oggi avere il massimo della confidenza con l'in-run innevato e forse non è un caso che veterani di lungo corso come Ammann e Stoch siano riusciti ad accedere alla seconda serie di salto. In grande spolvero gli austriaci, con uno Jan Hoerl sontuoso che si aggiudica la gara con 285.3 punti, davanti a Pius Paschke di 7.5 punti che conserva così il pettorale giallo di leader della classifica generale, e Daniel Tschofenig, distante 11.5 punti.
Dopo una prima serie che è risultata un monologo bianco rosso, con gli austriaci guidati da Stefan Kraft ad occupare il podio provvisorio, è Pius Paschke a spezzare per primo questo dominio, con un salto capace di mettere la giusta pressione agli austriaci: atterrando a 136.0 m il tedesco si porta in testa. Riesce con la sua prestazione a destabilizzare Tschofening (nonostante le condizioni di vento migliori) che non riesce a confermare la misura della prima serie così come il vincitore della Sfera di Cristallo dello scorso anno, che deve accontentarsi del quarto posto come in Gara 1. Tutt'altra storia invece per Hoerl, autore di un secondo salto assolutamente sontuoso, atterrando quasi in zona HS (139.5) con tanto di telemark.
Proprio come lo scorso anno, l'Austria si dimostra ancora una volta, nonostante la perdita di Daniel Huber, la squadra meglio equipaggiata e già in forma ad inizio stagione, tanto da ben cinque atleti nella top 10. Due saltatori tra i primi 10 per la Germania, con Andreas Wellinger che riesce nell'operazione di riguadagnare tre posizioni dopo la prima serie. Conferma il miglior risultato della carriera Tate Frantz, che sfiora la top 5 con il salto del primo round, chiuso il sesta posizione: troppa forse la tensione per lo statunitense che nel secondo salto perde 4 posizioni.
Tra i primi dieci anche Deschwanden e Sundal, rispettivamente quinto e sesto: il norvegese non è impeccabile in fase di atterraggio e perde in termini di valutazioni dei giudici, ma la compensazione è dalla sua e ciò gli consente di sopravanzare Wellinger in classifica finale.
Più indietro il resto dei norvegesi, sloveni e il nipponico Ryoyu Kobayashi: nella zona mediana della classifica però la classifica è corta, segno che i valori in campo non sono stati ancora completamente espressi e c'è molto potenziale per gli atleti che potrà venir fuori nel prosieguo della stagione e in contesti di gara meno complessi.
Giornata ancora difficile per gli italiani. Centra la qualificazione solo Francesco Ceccon che sotto la nevicata fitta norvegese non supera però il taglio della prima serie. Si chiude un weekend oltremodo sfortunato per Alex Insam che sui suoi social parla chiaramente di un inizio stagione che non sperava; escluso dalla gara anche Andrea Campregher.
In fase di qualificazione, squalifica per Domen Prevc.
Classifica Finale
1. J. Hoerl (AUT) 285.3 (140.8+144.5)
2. P. Paschke (GER) 277.8 (139.0+138.8)
3. D. Tschofenig (AUT) 273.8 (139.9+133.9)
4. S. Kraft (AUT) 173.1 (141.4+131.7)
5. G. Deschwanden (SUI) 259.7 (132.3+127.4)
6. E. K. Sundal (NOR) 252.3 (127.2+125.1)
7. A. Wellinger (GER) 251.7 (124.9+126.8)
8. M. Ortner (AUT) 248.2 (126.7+121.5)
9. M. Fettner (AUT) 246.7 (126.0+120.7)
10. T. Frantz (USA) 246.5 (128.9+117.6)
*47. F. Cecon (ITA) 63.9
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