Quello di Therese Johaug è stato un ritorno con il botto nella 10km in classico di Beitostølen. Molti appassionati di fondo hanno acceso la tv e seguito il ritorno del Dalsbygda Express che non ha deluso le aspettative di quanti erano convinti che la sua vittoria di oggi fosse l'unico risultato pronosticabile per la 36enne alla prima gara dopo l'annuncio del suo ritorno alle competizioni.
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L'unica forse ancora incerta del suo stato di forma era proprio la diretta interessata, che appena tolti gli sci al traguardo, era già ai microfoni di NRK per rilasciare una dichiarazione a caldo. "Se tre settimane fa qualcuno avesse detto che avrei vinto a Beitostølen, non ci avrei creduto" dice Johaug, che alla premiere non perde una gara - sprint escluse - dal 2014, quando Bjørgen le chiuse davanti in una 10 km a skating "So che tipo di pressione viene esercitata su di me e che tipo di pressione esercito su me stessa. L'ultimo mese è stato come essere sulle montagne russe. Ho avuto una visione cupa della situazione. Non mi piaceva la sensazione che provavo nel mio corpo. Quando il tuo corpo non fa quello che dovrebbe fare, ci si arrabbia. Allora è bene tirare il freno d'emergenza in tempo."
Entrando poi all'analisi della gara, Johaug si ritiene "molto soddisfatta": "Sentivo di essere riuscita a calmarmi un po', ma sento di poter fare tempi ancora migliori, ho ancora qualcosa su cui lavorare. Sono un po' seccata di non essere riuscita a stare più a lungo nella diagonale, ma per il resto è andata bene. Ho dato fondo a tutta me stessa. Avevo le gambe rigide in cima all'ultima collina"
Di certo, oltre a queste parole, quanto fatto vedere in pista suona come un avvertimento importante alla diretta concorrenza norvegese e al resto del panorama dello sci di fondo internazionale, che proverà a sfidarla già il prossimo fine settimana a Ruka per l'opening della Coppa del Mondo.