Nella 10 km in classico della seconda giornata del weekend di gare a Beitostølen, opening stagionale del fondo norvegese, Therese Johaug ha dimostrato di non aver perso lo smalto dei giorni migliori e stravince al rientro alle competizioni. È stata una vera marcia trionfale: la quattro volte campionessa olimpica, dopo un primo km di assestamento, ha ingranato le marce alte e ha fatto la differenza nei tratti di salita più ripidi; i rilevamenti dei 3,1 km e degli 8,1 km ne sono testimonianza lampante. Alle sue spalle, staccate rispettivamente di 39.6’’ e di 56.2’’, troviamo la solita Heidi Weng e una convincente Kristin Austgulen Fosnæs, l’unica tra le più giovani a non accusare un’eternità dalla vincitrice.
“Like she never left”: questa massima sintetizza perfettamente ciò che si è visto oggi in pista. Con questa splendida prestazione Therese Johaug lancia un chiaro messaggio a tutte le sue avversarie in vista dell’imminente stagione invernale, in particolare alle rivali svedesi: nonostante i leciti dubbi della vigilia, in particolare a causa di autunno travagliato e molto stancante anche mentalmente, la neo mamma ha confermato di essere ancora una delle donne da battere. Inoltre, con questo risultato Johaug conferma anche il feeling con la località di Beitostølen, dove non perde una gara del 22 novembre 2014, quando solo un'altra marziana come Marit Bjørgen le finì davanti in una 10 km a skating; nelle gare nazionali non perde dal marzo 2015, quando chiuse 6a nella 5 km in classico di Harstad. C'era molta attesa per questo rientro, ma anche molta fiducia, come testimonia un sondaggio mandato in onda dalla televisione NRK: il 93% dei partecipanti dava Johaug subito vincente nella gara odierna.
Tuttavia, per la Norvegia questa 10km non sarà solamente un’occasione per festeggiare, ma anche per riflettere sul rendimento del resto della squadra. Se Heidi Weng e Kristin Fosnæs (classe 2000) possono ritenersi soddisfatte, non può essere così per diverse fondiste: dietro alle veterane non si sono visti grandi sprazzi dalle altre. Lotta Udnes Weng, Astrid Øyre Slind e Silje Theodorsen portano a casa dei piazzamenti discreti ma con dei distacchi robusti; inoltre, nessuna di loro può considerarsi una giovane in rampa di lancio (a onor del vero, ricordiamo che nessuna juniores poteva prendere il via in questa gara). Pensiamo che una biathleta come Gro Randby, quindi non proprio avvezza alla tecnica classica, ha chiuso in 9a posizione e ha preceduto di più di 30’’ una speranza norvegese come Margrethe Bergane (15a). Deludente anche l’11a piazza di Anne Kjersti Kalvå.
Per quanto riguarda la gara di alcune non scandinave, segnaliamo la positiva prestazione di Sophie Laukli, ventiquattrenne americana grande atleta di corsa in montagna e specialista nelle prove a skating. Per lei un buon 7° posto, ma a 1:33.8 da Therese Johaug. Flora Dolci prova a difendersi in classico e chiude 16a, Melissa Gal finisce 20a, mentre la blasonata Delphine Claudel termina molto attardata (30a con distacco di 2:41.2). Vero e proprio naufragio per Nadine Fähndrich che parte forte ma si spegne progressivamente e chiude addirittura al 39° posto.
Tra le assenti ricordiamo Ingvild Flugstad Østberg, che per via di alcuni problemi di salute non ha ancora ottenuto l’idoneità fisica per gareggiare ad alto livello. Come ricordato anche ieri, tra le atlete che non hanno preso parte alle gare di questo fine settimana figura anche la sprinter Kristine Stavås Skistad. L’appuntamento va a domani, quando la 10 km a skating chiuderà il fine settimana di Beitostølen per la categoria femminile; assisteremo nuovamente a un dominio di Johaug?
CLASSIFICA FINALE (Top 10)
1. T. Johaug (NOR) 26:32.1
2. H. Weng (NOR) + 39.6
3. K. A. Fosnæs (NOR) + 56.2
4. L. U. Weng (NOR) + 1:13.0
5. A. O. Slind (NOR) + 1:17.7
6. S. Theodorsen (NOR) + 1:18.5
7. S. Laukli (USA) + 1:33.8
8. S. O. Slind (NOR) + 1:35.5
9. G. N. Randby (NOR) 1:44.8
10. K. Simpson-Larsen (NOR) 1:49.0
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