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Sci di fondo

Sci di fondo – L’allenatore di Skistad: “Dobbiamo essere pazienti, ma Kristine ha una voglia matta di gareggiare.”

Un approccio così sfortunato ad una delle stagioni più importanti della sua carriera, con i Campionati del Mondo in casa a Trondheim, Kristine Stavås Skistad non poteva forse neanche lontanamente immaginarlo: due settimane fa, lo ricordiamo, è emerso che la sprinter norvegese ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico all’addome, il che ha significato una drastica battuta d’arresto alla sua preparazione verso l’inverno, minando la sua partecipazione alla prima parte della stagione di Coppa del Mondo.
Come d’abitudine con la 25enne di Konnerud, la riservatezza ha fatto sì che non trapelassero molte informazioni su quanto accaduto, ad esclusione di una generica spiegazione sull’operazione subìta e qualche breve chiarimento sul decorso operatorio, con conseguente assenza dalle competizioni per un tempo indeterminato: sicuramente assente dal Beitosprinten, l’apertura nazionale della stagione dello sci di fondo, non è chiaro però quando i suoi tifosi potranno rivederla in pista.
Ieri però il quotidiano norvegese VG ha pubblicato una lunga intervista al suo tecnico, Lage Sofienlund, che ha aperto uno spiraglio su quanto accade nel club dove la norvegese si allena e della strada verso il sogno dei Mondiali: va rimarcato del resto come, nonostante lo scorso aprile sia entrata a far parte della Nazionale, la fondista ha continuato comunque un percorso di preparazione distinto, completamente lontana dai riflettori.
"È stato un vero peccato perdere il flusso proprio prima dell’inizio della stagione. Mi dispiace molto per Kristine. È un’atleta super-dedicata che ha lavorato duramente fino alle porte della stagione, e poi un colpo come questo l’ha colpita in pieno” ha dichiarato a VG Sofienlund che ha continuato rivelando gli step per il ritorno "La prima fase è stata quella di rimettersi in piedi. È andata molto bene. Ora si tratta di tornare a muoversi sempre di più, con sempre più potenza. Ora Kristine è una predatrice affamata e ferita. Per lei è il momento di rialzarsi e tornare a correre ed è brava in questo. Penso che sia un ottimo punto di partenza per una stagione, ma sarà un grande risultato se riuscirà a raggiungere un livello mondiale in un mese o due, sapendo cosa ha passato nelle ultime settimane."
Sofienlund precisa che non è stata ancora fissata nessuna data per il ritorno alle competizioni: prima di allora bisognerà ottenere buoni risultati da alcune sessioni di allenamento regolari con le quali è solita misurarsi. La speranza è che, quando mancano poco meno di 100 giorni dall’appuntamento iridato di Trondheim, la base messa in cascina con l’ottima preparazione estiva, sia così solida che il recupero potrà avvenire in tempi brevi e non lasciarla troppo indietro.
"È stata proprio una sfortuna visto che le cose andavano davvero bene, ma il vantaggio è che abbiamo una buona base su cui poggiare, quindi la caduta non sarà così grande. [Da qui ai Mondiali] si può fare molto e si può lavorare su molte cose. Dobbiamo essere pazienti e lasciare che l’allenamento faccia il suo corso, ma la ragazza può sciare. Quando sarà di nuovo “a posto”, sono sicuro che si rimetterà in forma. Ha una voglia matta di gareggiare."
Con questa tegola, la Norvegia rischia di perdere una delle sue pedine più importanti per i campionati di casa, dando un notevole vantaggio alle rivali svedesi – e in particolare a Linn Svahn, con cui Skistad ha ingaggiato non poche battaglia nella scorsa stagione di Coppa del Mondo – nella corsa al podio nella sprint femminile. Sofienlund però non getta la spugna.
"Ci saranno meno opportunità per le svedesi di mettere in atto manovre e testare ciò che funziona contro Kristine. Non sapranno che assi ha nella manica. È la stessa dell’anno scorso o le cose sono cambiate? Sarà emozionante vedere chi vincerà la volata a Trondheim: sarà una lotta tra Skistad e Svahn. Svahn è in testa a un minuto dalla fine. L’ultimo minuto… vedremo come andrà"
Infine, il tecnico di Skistad coglie l’occasione per tirare fuori qualche sassolino dalle scarpe: questa estate, voci e malumori si sono levati sia sul fronte della squadra Nazionale, sia dalla stampa per l’assenza dell’atleta da allenamenti e impegni extrasportivi: molti infatti ritengono che Skistad dovrebbe contribuire maggiormente alla squadra per un riscontro con le proprie compagne e far alzare il livello nella squadra femminile norvegese ma, secondo Sofienlund "il modo migliore per contribuire allo sci di fondo norvegese è andare il più veloce possibile. Questo è prima di tutto il suo contributo e il suo modo di pensare. Non ha senso che Kristine faccia degli intervalli su Wyllerbakken con Johaug, perché non è neanche lontanamente a quel livello. Allo stesso modo non credo che Johaug sarebbe diventata più veloce allenandosi con Kristine, perché sarebbe arrivata al traguardo prima che Johaug iniziasse. Ma è davvero bello che Kristine abbia fatto passi da gigante in termini di forma fisica negli ultimi tre anni."
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