Il mondo dello sci piange la scomparsa di Alfredo Pasini, figura di spicco del panorama sportivo invernale, venuto a mancare all'età di 76 anni. Originario di Colarete, frazione di Valgoglio in provincia di Bergamo, Alfredo Pasini vanta un passato importante prima nello sci di fondo e poi nello sci alpinismo, ambiente dove era conosciuto con il soprannome di "re della raspa". Un soprannome legato al modo di frenare tipico dei fuoripista scialpinistici, che si è tradotto in numerose conquiste sportive come diverse vittorie al Trofeo Parravicini e al Trofeo Sora, presenti nel palmarès di Alfredo Pasini.
A impreziosire la storia di vita di Pasini, sposato per quasi 50 anni con Albertina Fornoni, è l'orgoglio verso il percorso sportivo dei due figli Renato e Fabio, entrambi ex azzurri dello sci di fondo e attualmente allenatore della squadra femminile Milano-Cortina 2026 e skiman della nazionale juniores.
Lo ricordano proprio i due figli, che attraverso alcune toccanti dichiarazioni all'Eco di Bergamo danno la loro immagine di papà Alfredo. "Nella corsa in montagna era un fenomeno – ricorda Renato Pasini –, è storica la sky runner del Giro Orobie del 2004 che abbiamo corso io, lui e mio fratello Fabio finendo terzi. Aveva già 56 anni ma nella frazione tra il rifugio Albani e il Passo della Presolana, la più tecnica, è stato fantastico. Nella vita ci ha insegnato i veri valori dello sport, alle gare non lo vedevi mai in giro, ma sapevi che c’era ed in pista ed era sempre al posto giusto. Uomo di poche parole ma tanti fatti, usciva dal lavoro ad Ardesio e ci portava a Valcanale a fare sci alpinismo. Lui partiva e ci diceva di seguire le tracce, un ottimo modo per farci crescere.
Si accoda al ricordo anche Fabio Pasini, che sempre sulle colonne dell'Eco di Bergamo aggiunge: "Il 7 ottobre scorso l’hanno chiamato a Sovere per accendere la fiaccola dei campionati italiani Ana di corsa in montagna a staffetta che poi ho vinto, è stata la sua ultima uscita e sono felice abbia portato con sé questo bel ricordo. Era molto generoso, non si tirava mai indietro. Dopo l’atleta ha fatto l’allenatore di fondo per i 'bocia': mai esasperato, trovava sempre le parole giuste, un vero esempio. Lo è stato anche per me insegnandomi tante cose: sport, vita, famiglia, tutti valori sani e positivi".
Fondo Italia si stringe alla famiglia Pasini e si unisce al lutto, espresso anche dalla Federazione Italiana Sport Invernali.