La stagione alle porte sarà densa di impegni per il circuito dello sci di fondo, che vedrà le sue prime gare di Coppa del Mondo la prossima settimana a Ruka, in Finlandia.
Gli appuntamenti principali di quest’inverno saranno il Tour de Ski, che si terrà interamente in Italia, tra Dobbiaco e la Val di Fiemme dal 28 dicembre al 5 gennaio, e i Campionati del Mondo di Trondheim, in Norvegia, dal 26 febbraio al 9 marzo 2025.
Negli ultimi anni, la concomitanza dei due appuntamenti nella medesima stagione, ha portato molti atleti a un programma solitamente improntato a favorire la miglior condizione di forma ai Mondiali, dove sono in palio medaglie, gloria e maggiori premi dal punto di vista economico. Lo scorso anno, tra coloro che hanno vinto una medaglia individuale ai Campionati del Mondo di Planica, in Slovenia, solo 3 donne su 8 avevano terminato il Tour de Ski di due mesi prima. In ambito maschile la cifra era di 6 su 9 medagliati.
Su questa tema si sono espressi alcuni atleti svedesi, intervistati nel loro paese dalla testata SVT Sport. Tra questi Calle Halfvarsson che ha dichiarato sull’argomento:”Non capisco chi salta o non termina il Tour de Ski pensando ai Mondiali. Secondo me la competizione di dicembre/gennaio va onorata allo stesso modo di un Campionato del Mondo” – e aggiunge – “secondo questo ragionamento non dovremmo partecipare nemmeno alla Coppa del Mondo, se ci sono Tour de Ski e Mondiali da preparare. Il Tour de Ski è una vetrina molto importante, per me è un obbligo parteciparvi”.
Alcune sue compagne di squadra come Moa Ilar, Emma Ribom e Jonna Sundling hanno invece già confermato che il Tour non è nei loro piani per questa stagione. La stessa Ribom non concorda con la posizione di Halfvarsson e in merito afferma: “Non si tratta sicuramente di una scelta facile e a volte non partecipare al Tour de Ski non è garanzia di essere in forma al Campionato del Mondo. Però in certi casi devi seguire le tue sensazioni e fare una scelta basata su delle priorità. Io ho scelto Trondheim come obiettivo per quest’anno e spero di aver fatto bene”.