Lisa Vittozzi non ci sarà e non indosserà il pettorale giallo e rosso che le sarebbe spettato nella prima gara della stagione, la short individual. Lo ha annunciato la FISI attraverso un comunicato stampa pubblicato pochi minuti fa. Reduce dal problema alla schiena che l'ha fermata per diverse settimane costringendola anche a tornare anticipatamente dal raduno di Vuokatti, la sappadina del CS Carabinieri era tornata a fare un primo veloce soltanto domenica scorsa in occasione del test di Martello. La sua stanchezza si percepiva chiaramente dopo la gara e dopo aver parlato con tecnici e staff azzurro si è preferito evitare di correre rischi, preferendo darle l'opportunità di restare a casa a lavorare in vista dell'esordio stagionale che a questo punto avverrà nella tappa di Hochfilzen. L'azzurra si preparerà a Obertilliach nei prossimi giorni insieme ad un allenatore dello staff federale e sarà seguita da un fisioterapista del team.
Un forfait che ovviamente peserà sul computo della stagione, in quanto Vittozzi a questo punto si ritroverà già con tre gare in meno nella classifica generale di Coppa del Mondo. Certamente però la sagione è lunga e l'importante è ritrovare la miglior condizione per poter gareggiare ad armi pari con le avversarie. In fin dei conti, con una Coppa del Mondo già in tasca, Vittozzi può vivere questa situazione con maggiore serenità, anche se conoscendo il suo grande spirito competitivo soffrirà tantissimo nello stare ferma ai box dopo una lunga preparazione nel corso della quale aveva mandato soltanto segnali positivi. La speranza è che in queste settimane possa lavorare al punto da trovare la miglior condizione già a Hochfilzen per poter davvero tentare una stimolante rimonta partendo da tre gare in meno, altrimenti gli obiettivi stagionali non mancano.
L'atleta sappadina non sarà sostituita, quindi l'Italia andrà con cinque donne e sei uomini: Samuela Comola, Hannah Auchentaller, Rebecca Passler, Michela Carrara e Dorothea Wierer, Tommaso Giacomel, Didier Bionaz, Patrick Braunhofer, Elia Zeni, Lukas Hofer e Daniele Cappellari