Nello scorso week-end la squadra maschile francese di biathlon ha partecipato alle gare del Sesongstart di Sjusjøen, al termine dell’ultimo ritiro di preparazione svolto nella stessa località norvegese, prima dell’inizio della stagione agonistica.
Le gare hanno visto la partecipazione di tutti i migliori norvegesi, degli italiani e anche di atleti del Belgio e dell’Ucraina. Un test molto attendibile per tutti gli atleti, vista la presenza dei migliori biathleti delle ultime stagioni.
La prestazione di squadra di Oscar Lombardot, Fabien Claude, Eric Perrot, Quentin Fillon-Maillet ed Emilien Jacquelin è stata positiva visti i numerosi piazzamenti nei primi 10 ottenuti dai quattro atleti francesi.
Nella sprint Perrot è risultato fuori dal podio per soli due decimi di secondo, con Claude quinto alle sue spalle. Buon dodicesimo anche Jacquelin, bene anche Lombardot sedicesimo mentre Fillon Maillet è stato l’unico al di sotto delle aspettative, penalizzato però da ben 5 errori al poligono, decisivi nell’esito della gara. Nella mass start Jacquelin ha dimostrato di essere in ottima condizione sugli sci chiudendo sesto con 4 errori al poligono, Perrot nuovamente nella top 10 con il nono posto davanti a Fillon Maillet decimo. Un po’ più indietro Claude e Lombardot, con troppi errori al tiro.
Su queste gare si è espresso il direttore tecnico del team transalpino Stéphane Bouthiaux, parlando alla testata francese Nordic Magazine: “Il livello medio tra i norvegesi è notevole. Già l’anno scorso non era facile, ma da queste prime due gare ho l’impressione che si sia alzato ancora di più. Quando guardiamo i tempi sugli sci, si vede che hanno quindici ragazzi che sono in grado di vincere la Coppa del Mondo, ed è una cosa incredibile”- e analizzando la prestazione dei suoi, aggiunge, chiudendo con una battuta - “Visto il contesto in cui si è gareggiato, siamo davvero contenti dei nostri ragazzi, soprattutto nello sprint dove hanno fatto veramente una bella gara. L'obiettivo era riuscire a dare dei segnali soprattutto sugli sci e far vedere qualcosa di quanto fatto in preparazione durante tutto l’anno. Siamo sulla strada giusta. L’allenamento fatto pagherà e credo che lo faremo vedere specialmente ai Mondiali, dove ci saranno fortunatamente solo sette norvegesi e non 80!”.