Sempre più spesso gli atleti decidono di aprirsi su temi molto personali, come la salute e il loro rapporto con allenamenti e cibo. Un passo in avanti fondamentale per promuovere una cultura sportiva "sana", soprattutto tra i giovani che prendono i campioni come modelli, e aiutare a creare delle reti di supporto e professionisti preparati ad intervenire di fronte a determinate problematiche come disturbi del comportamento alimentare o un regime di allenamento estremo.
Ha fatto scalpore lo scorso anno la confessione di Jessie Diggins, che ha spiegato come i suoi "fantasmi" fossero tornati dopo 12 anni. Così come, nelle scorse settimane, anche Ingvidl Flugstad Oestberg si è aperta per la prima volta sui problemi di peso e salute che l’affliggono da diverso tempo, parlando per la prima volta di un disturbo alimentare.
Ora a dare voce alle sue difficoltà è Emil Iversen, che ha perso il posto in Nazionale al termine della stagione 2022/23 e da un paio di anni si prepara individualmente, lottando di anno in anno per ritrovare spazio a livello internazionale. Il 33enne racconta diversi aspetti della sua carriera nel nuovo podcast di Adresseavisen dedicato allo sci “Afterski”: tra i vari episodi sconosciuti ai più il norvegese ha affrontato la perdita di peso incontrollata nella preparazione alle Olimpiadi del 2022 che aveva portato a risultati sempre peggiori nel corso della stagione, nonostante la vittoria dell’argento in staffetta.
"Probabilmente è stato un mix: la salute che ha iniziato a cedere un po‘, ho sforzato eccessivamente il fisico e ho voluto perdere un po’ di peso" ha spiegato il fondista del Trøndelag "Non è una cosa a cui ho pensato molto prima, ma quando ci stavamo allenando su una salita di 5.000 metri molto impegnativa come quella di Pechino, ho pensato: ‘Ora perderò due chili’"
A quel punto, però, l’effetto è stato contrario a quello desiderato: anziché diventare più leggero e veloce, aveva perso tutte le energie necessarie per affrontare le gare distance ma ancora di più le sprint. Tutta colpa di una strategia sbagliata e scelte a dir poco avventate riassumibili in "un’alimentazione scarsa e troppo esercizio fisico".
"Se ne parli ora con Trond (Nystad, personal trainer, ndr), lui scuote la testa e lo faccio un po’ anch’io. Ora c’è una maggiore attenzione all’alimentazione, si mangia molto mentre ci si allena. Bere solo acqua durante una corsa di cinque ore è una follia e questa è stata una delle scelte stupide che ho fatto"
Ora però Iversen sembra di nuovo aver trovato la strada giusta: lo scorso inverno ha vinto la Coppa di Scandinavia, che gli permette di avere un posto garantito per l’inizio della Coppa del Mondo a Ruka: un pass che vale davvero oro in questo momento dell’anno e gli permette di guardare avanti e puntare direttamente alla "caccia" ad un posto in squadra per i Campionati del Mondo di Trondheim.
Sci di fondo – La confessione di Iversen: “Un’alimentazione scarsa e troppo esercizio fisico” dietro la debacle delle ultime stagioni in Nazionale
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