Dopo la sprint femminile, che ha inaugurato il cosiddetto Sesongstart del biathlon, nella località norvegese di Sjusjøen hanno finalmente dato il via alla loro stagione anche gli uomini, con una sprint di 10 km. Presenti ovviamente gli atleti di punta di alcune nazionali che saggiamente approfittano di un contesto altamente qualificato per verificare la condizione generale, a due settimane dal via della Coppa del Mondo 2024-25 (si comincerà in Finlandia, a Kontiolahti, il 30 novembre). Tra i 114 partenti erano presenti anche gli atleti azzurri della squadra di Coppa del Mondo, con l’aggiunta di Daniele Cappellari, oltre al plotone norvegese e ad atleti di Francia, Belgio, Romania, Ucraina.
In una Sjusjøen decisamente poco innevata ma abbastanza ventosa – al punto da posticipare la partenza delle gare – è Vetle Sjåstad Christiansen ad avere la meglio sulla concorrenza grazie alla precisione al poligono (nessun errore) e un ottimo passo sugli sci. Seconda posizione per l’esperto connazionale Vebjørn Soerum, staccato di 2.4’’ ma con un errore al poligono; chiude il podio di giornata il ventiquattrenne Martin Uldal, uno dei protagonisti della passata IBU Cup. Delusione per alcuni big norvegesi: Johannes Boe, nettamente in testa al primo poligono, rovina la sua gara con due errori in apertura nella serie in piedi e chiude 10°; simile sorte per il fratello Tarjei (0+2) che finisce 19°, mentre Sturla Holm Laegreid (8°) è preciso al poligono ma non convince sugli sci. Convince la nazionale francese: Eric Perrot trova lo 0 al poligono e termina quarto, subito davanti a Fabien Claude (per lui un errore in piedi). Unico deluso di giornata è il veterano Quentin Fillon-Maillet, che pasticcia al tiro e conclude 49° con ben 5 errori.
Per l’Italia registriamo l’ottima settima posizione di Tommaso Giacomel (0+1): il ventiquattrenne trentino ha condotto una splendida gara, dimostrando di essere già in un ottimo stato di forma; peccato per il quarto bersaglio della serie in piedi che non si è chiuso per pochi millimetri.
Gli altri azzurri al via complessivamente si sono ben difesi, ma hanno forse pagato qualche errore di troppo al poligono in una gara tutto sommato abbastanza precisa, nonostante le condizioni del vento: Didier Bionaz (1+1) è 27°, appena davanti a Lukas Hofer (0+2). Discreta trentaseiesima piazza per Elia Zeni (0+1), che ha sparato in piedi in un momento non ottimale, tanto da dover riprendere il puntamento a metà serie. Due errori al poligono per Patrick Braunhofer, che deve accontentarsi del 50° posto finale. Chiude 65° Daniele Cappellari (0+2), apparso un po' in flessione nella seconda parte gara, dopo aver percorso qualche km in compagnia di Johannes Boe.
Classifica Finale (Top 10)
1. V. S. Christiansen (NOR) 23:40.5 (0+0)
2. V. Soerum (NOR) + 2.4 (1+0)
3. M. Uldal (NOR) + 7.7 (0+0)
4. E. Perrot (FRA) + 7.9 (0+0)
5. F. Claude (FRA) + 16.9 (1+0)
6. I. L. Frey (NOR) + 21.9 (0+0)
7. T. Giacomel (ITA) + 31.9 (0+1)
8. S. H. Laegreid (NOR) + 32.9 (0+0)
9. E. Strømsheim (NOR) + 45.6 (1+0)
10. J. T. Boe (NOR) + 46.9 (0+2)
Gli altri italiani in gara
27. D. Bionaz + 1.28.1 (1+1)
28. L. Hofer + 1:29.3 (0+2)
36. E. Zeni + 1:52.5 (0+1)
50. P. Braunhofer + 2:19.6 (1+1)
65. D. Cappellari + 3:10.8 (0+2)