Giungono dalla Norvegia notizie poco rassicuranti, che riguardano le condizioni fisiche di Kristine Stavås Skistad. La fondista norvegese, punta di diamante del comparto femminile, è stata sottoposta a un’operazione chirurgica per risolvere un problema allo stomaco. Una batosta non da poco per la nazione che quest’anno ospiterà i Mondiali a Trondheim, che mette in dubbio il prosieguo della preparazione di Skistad e ribalta i piani per l’inizio di stagione.
"Kristine è stata sottoposta a un intervento chirurgico all’addome venerdì 8 novembre. Per questo motivo, sarà fuori dalle competizioni a tempo indeterminato", si legge su un comunicato stampa fatto circolare dalla Norvegia.
A tentare di riportare serenità nell’ambiente, le parole del medico della nazionale Ove Feragen, che ribadisce la volontà di puntare in ogni caso ai Mondiali di Trondheim: "L’operazione è andata secondo i piani e Kristine guarda ora all’evento clou di quest’anno, i Campionati del Mondo di Trondheim. Nelle prossime settimane si dedicherà alla riabilitazione e all’allenamento e tornerà alle competizioni quando sarà pronta”. Ai microfoni di NRK, Feragen aggiunge: "Quando tornerà esattamente? Al momento è molto difficile dirlo. Ma siamo molto fiduciosi che sarà competitiva nel nuovo anno, se tutto andrà secondo i piani. Può succedere di tutto, ma da come appare ora, non c’è nulla che indichi che sarà un ostacolo competere a febbraio/marzo".
La linea che emerge, in ogni caso, mette in evidenza una forte incertezza sui tempi di recupero per la norvegese. Un’incertezza ribadita dallo stesso Feragen, che proseguendo precisa: "Non ci sarà a Beitostølen e almeno non a Ruka (il season opening norvegese e la prima di Coppa del Mondo, ndr). Poi dovremo valutare costantemente quando potrà tornare. Se si tratta di un problema grave? Non ne so molto, ma posso dire che è stata un’operazione che andava fatta ed è arrivata un po’ in fretta. Kristine non vuole dire altro".
Sci di fondo – Tegola per la Norvegia, Skistad operata allo stomaco: out per Beitostølen e Ruka, incertezza sul recupero
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