Novembre è abitualmente il mese in cui gli atleti delle discipline invernali tornano ad indossare "gli strumenti" del mestiere in vista delle gare che, a fine mese, daranno il via, almeno per quando riguarda il comparto nordico, alla stagione invernale. Dopo mesi passati in bici e sugli skiroll, in queste settimane gli atleti sono concentrati a macinare chilometri sulla neve per rimettere nelle gambe la confidenza con le piste innevate e con il gesto tecnico differente da quello praticato fino ad ora sull’asfalto.
Quel che le squadre di Coppa del Mondo non poteva certo preventivare, però, è che l’anticiclone africano che sta lambendo il vecchio continente in questi giorni si sarebbe spinto fino alle latitudini più estreme, ritardando l’inverno anche in regioni a ridosso del Circolo Polare Artico sono abitualmente immerse nel freddo e nella neve già in questo periodo dell’anno.
Lo sa bene la Svezia che, dopo aver ritardato di una settimana il proprio ritiro, è stata costretta a gettare la spugna e mandare a casa i suoi atleti, dopo che a Vålådalen la neve, caduta nei giorni scorsi copiosa, è sparita rapidamente per mancanza delle gelate. "Sembrava davvero bello lo scorso fine settimana, ma poi si è alzato un fronte caldo e i 30 cm di neve che c’erano sono scomparsi abbastanza rapidamente perché non c’è gelo" ha raccontato il capo degli skimen svedesi Anders Svanebo a SVT.
E lo sa ancora meglio la Nazionale azzurra, in questi giorni in raduno a Muonio, nella Lapponia finlandese ai confini con la Svezia. Come un po’ dappertutto, dalle Alpi fino alla Scandinavia, anche nel Paese dei Mille Laghi si scia ancora solo ed esclusivamente grazie allo stoccaggio della neve della passata stagione, quello snowfarming divenuto ormai risorsa irrinunciabile per gli impianti sciistici che accolgono gli atleti per i loro allenamenti.
Come mostrato anche dalle storie Instagram di alcuni atleti della nazionale impegnati nel raduno finlandese, l’anello del centro fondo era fino a ieri in difficoltà a causa delle piogge, con tracciati che ricordano più quelli delle piste primaverili che quelle di inizio stagione.
Pozzanghere, sassi e ghiaccio hanno reso difficoltose e anche pericolose negli ultimi giorni le sessioni di allenamento e, secondo le informazioni in possesso di Fondo Italia, le condizioni attuali del meteo e della neve potrebbero mettere a rischio le tradizionali gare FIS pre-stagionali dal 15 al 17 novembre che si tengono nel comprensorio di Olos e a cui anche l’Italia ha in programma di partecipare a conclusione del raduno.
Vista la scarsità del manto nevoso, a meno di nevicate abbondanti a ridosso delle competizioni, notizie ufficiose di queste ultime ore vorrebbero la cancellazione della sprint in programma; un sacrificio necessario per garantire lo svolgimento dello due gare distance.
Dalla Finlandia non arrivano però solo informazioni negative: i gestori dell’impianto hanno infatti ripristinato questa mattina il tracciato in cui gli azzurri si allenano, un anello da 2,5km, e gli atleti, tutti in ottima forma, si stanno allenando molto bene anche nelle condizioni complesse degli ultimi giorni, e c’è soddisfazione per il lavoro fatto fino ad ora, in cui si sta seguendo il programma prefissato dai tecnici con regolarità e senza slittamenti.
Sci di fondo – Cercasi freddo disperatamente: caldo e pioggia complicano il raduno sulla neve degli azzurri a Muonio

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