Il Tour de Ski prenderà il via tra meno di 50 giorni il prossimo 28 dicembre a Dobbiaco e, come di consueto, decreterà il vincitore nella tappa finale con la scalata dell'Alpe Cermis in Val di Fiemme. Per la prima volta nella sua storia, la competizione a tappe interna alla Coppa del Mondo sarà tutta italiana, ma non è la sola novità per il Tour: a partire da quest'inverno sarà, i migliori scalatori del Tour avrà un proprio riconoscimento, con un pettorale dedicato e un premio in denaro: i punti per questa classifica di "specialità" saranno assegnati durante le gare con partenza in linea, nei tratti più "in quota" dei tracciato.
In Svezia, nei giorni scorsi, atleti e tecnici della Nazionale non hanno potuto nascondere il loro scetticismo su questa novità: "Si parlava del fatto che dovesse essere facile da capire per gli spettatori. Mi chiedo se non stiamo facendo troppa confusione" ha dichiarato, tra gli altri, il direttore tecnico della squadra svedese Anders Byström.
A rispondere alle accuse degli svedesi interviene - neanche a dirlo, visti i rapporti sempre vivaci tra le due nazioni scandinave - la Norvegia, per parola del direttore tecnico della Nazionale Ulf Morten Aune, il quale ritiene che la Svezia avrebbe avuto la possibilità di sollevare questa opinione molto prima, durante i meeting della Commissione Fondo della Federazione Internazionale, a cui abitualmente prendono parte i rappresentanti delle singole federazioni nazionali e in cui abitualmente si discutono tutte le novità da implementare o rigettare. "Sarebbe stato meglio, ovviamente. Ma poi sono rimasti in silenzio" ha dichiarato Aune ad Expressen che lo ha interpellato durante il ritiro della nazionale norvegese a Idre "La mia impressione è che ci sia troppa poca comunicazione all'interno della Federazione svedese di sci. E questo è triste”.
La principale accusa che Aune rivolge alle dichiarazioni della sua controparte svedese sono sulle tempistiche e le ricadute che potrebbero avere ora che le decisioni sono prese, danneggiando l'immagine dello sci di fondo. "In questo modo, si sta parlando male del nostro stesso sport. Ci si lamenta sempre della FIS, ma siamo in primis noi nazioni coinvolte ad essere la FIS. Per questo sono molto infastidito”.
In merito alle novità apportate da FIS alla competizione, invece, Aune trova che siano state rimosse lacune e aspetti ambigui emersi nella passata edizione e il gruppo di lavoro preposto durante il periodo pre-stagionale è riuscito nel compito di rendere il format del Tour de Ski 2024/25 semplice da punto di vista della fruizione e al contempo allettante per il pubblico. "L'ultima volta c'era troppa confusione. Volevamo semplificare le regole del Tour de Ski. Ed è quello che è successo" ha chiarito e sulla specialità degli scalatori spiega che è stata introdotta per "dare più slancio alle mass start, che altrimenti possono essere un po' noiose. Vogliamo rendere ogni tappa più interessante e tutti sono d'accordo sul fatto che sia una cosa intelligente"