Nei giorni scorsi, Ingvild Flugstad Østberg si è aperta in maniera totale in merito ai problemi che da diverso tempo ormai, la tengono lontana dalle gare di sci di fondo, e del rapporto delicato quanto complicato tra peso, alimentazioni, equilibrio energetico e allenamento, rivelando anche la prima volta di aver lottato per qualche tempo con dei disturbi alimentari.
Pur nella delusione per il sogno del Mondiali in casa che si fa sempre più lontano - la 34enne infatti non potrà gareggiare per il primo trimestre dell'inverno, poiché non ha presentato alla Federazione Norvegese di Sci il certificato medico necessario per poter prendere parte alle gare di livello internazionale, a causa del suo stato di forma attuale - la fondista norvegese, due volte campionessa del mondo (nella Team Sprint di Falun nel 2015 e nella staffetta dell'ultima edizione a Planica 2023), ha ricevuto sostegno da tutto l'ambiente degli sport invernali norvegesi, a partire dalle atlete della Nazionale A di biathlon, fino all'ex campionessa - ora vice allenatrice della Squadra Nazionale Elite femminile di sci di fondo - Marit Bjørgen, con cui Østberg è salita sul gradino più alto del podio olimpico di Sochi nel 2014, ancora una volta nella nella Team Sprint.
"Mi dispiace molto per Ingvild. Vorrei vederla sulla linea di partenza, ma tutto sommato, ovviamente, non è la cosa più importante in questo momento. Tutti quelli che vogliono bene a Ingvild speravano che tutto potesse andare nella giusta direzione" ha detto a VG "Ho un grande rispetto per il modo in cui si è aperta, è stato molto forte da leggere. Penso che possa aiutare sia lei che molti altri che potrebbero trovarsi nella stessa situazione"
Østberg, che ormai non gareggia da marzo 2023, poche settimane dopo essere diventata una sorta di "eroina nazionale" quando la Norvegia ha conquistato la staffetta dei Campionati Mondiali, non è l'unica fondista di alto livello ad aver confessato di aver dovuto combattere con problemi di peso e disturbi alimentari: la vincitrice della Coppa del Mondo e del Tour de Ski in carica Jessie Diggins, che ha confessato nell'estate del 2023 di aver avuto una "ricaduta", combatte da anni affinché lo stigma nei confronti di questi temi possa finalmente cadere. E poi ci sono anche state Therese Johaug e Charlotte Kalla, che nei loro libri non si sono tirate indietro dal parlare di un argomento che, purtroppo, ancora oggi può risultare scomodo. L'elemento in comune in queste storie è sicuramente uno: la spinta nei confronti delle federazioni e delle squadre affinché mettano a disposizione, soprattutto degli atleti più giovani, una rete di supporto e di preparazione che li faccia sentire al sicuro e compresi di fronte alle loro sfide.
A conferma di questa battaglia, che anche le atlete non interessante direttamente dal tema sentono profondamente, arrivano le parole di Ragnhild Haga, che con Østberg, Marit Bjørgen e Astrid Uhrenholdt Jacobsen ha vinto l'oro olimpico nella staffetta a Pyeongchang 2018.
"Auguro a Ingvild tutto il meglio, sia dal punto di vista agonistico che privato. E quando si parla di salute e sport, penso che lei e tutti gli altri atleti dovrebbero poter condividere con il pubblico tante o poche informazioni sulla loro salute”