Salto | 09 novembre 2024, 13:35

Salto con gli sci - Wellinger si prepara alla stagione senza un obiettivo specifico: "Voglio solo affrontare la stagione al massimo livello"

Salto con gli sci - Wellinger si prepara alla stagione senza un obiettivo specifico: "Voglio solo affrontare la stagione al massimo livello"

Nelle ultime due stagioni Andreas Wellinger è riuscito a dimostrare che è possibile tornare al vertice nel salto con gli sci dopo la rottura del crociato. Certo, dalla sua ha un talento innato e una tenacia incredibile, ma quello che sta facendo negli ultimi anni non è affatto scontato e, in ottica futura, tanti sono gli obiettivi che il tedesco può porsi senza paura, in primis provare a sfatare "la bestia nera" delle aquile tedesche: la vittoria della Tournée dei Quattro Trampolini, il cui trofeo non torna tra le mani di un saltatore della DSV da 23 anni, da quando cioè nella stagione 2001-2002 Sven Hannawald conquistò l'Aquila d'oro completando Grande Slam, con 4 vittorie in altrettante gare.
Nei giorni scorsi l'allievo di Stefan Horngacher ha rilasciato un'ampia intervista al sito tedesco di Eurosport, in cui ha confermato che la Tournée di Capodanno è stata a lungo uno degli obiettivi più grandi della sua carriera.

"Purtroppo non l'ho ancora raggiunto, anche se sono riuscito a finire secondo due volte" ricorda Wellinger "È davvero un'arte saltare al massimo livello su tutte e quattro le colline. L'anno scorso ho commesso pochissimi errori, sono estremamente contento di come è andato torneo e devo ammettere senza invidia che qualcun altro è stato migliore. Dal 28 dicembre darò il massimo, giorno dopo giorno. Non puoi vincere un torneo con un salto, ma puoi perderlo con un salto. Pertanto, il trucco è eseguire otto salti da competizione al massimo livello. Probabilmente parleremo delle mie possibilità poco prima del Torneo. Poi dirò se è realistico per me lottare per la vittoria, ma voglio assolutamente dare il massimo."

Prima di allora però, ci saranno le prime gare della stagione, a cui il tedesco si avvicina con fiducia dopo i buonissimi risultati delle prime prove estive nel Grand Prix.

"L'attesa è enorme! L'inizio dell'estate è stato molto buono, poi ho avuto qualche problema alla schiena e il feeling fisico non cresceva. Abbiamo però trovato un percorso davvero buono, che è ripreso dall'inizio di settembre: io stesso sono rimasto sorpreso che abbia funzionato così bene. Mi sento già pronto. Il corpo funziona molto bene, l’allenamento sta andando bene. Ora siamo nella fase finale della preparazione e nelle prossime quattro settimane faremo un totale di altri quattro raduni. Il compito per me è gestire un salto stabile, commettere pochi errori o sviluppare un salto che funzioni relativamente bene anche con gli errori. Ci sono riuscito molto bene lo scorso inverno fino a febbraio, ecco perché l'obiettivo è stabilizzare davvero il livello elevato entro la fine dell'inverno."

Ed essere al top sul finale di stagione quest'anno è più importante che mai: tra febbraio e marzo, infatti, l'attenzione e gli sforzi di Wellinger dovranno concentrarsi sui Mondiali di Trondheim, anche se il 29enne assicura di puntare a far bene sempre.

"L'obiettivo comprende più o meno tutto. Dato che l'anno scorso sono riuscito a stare in testa per la maggior parte del tempo, il mio obiettivo ora è di essere in testa dall'inizio alla fine. Se riuscirò a farlo nelle gare individuali, potrò raccogliere molti punti, che saranno molto preziosi per la Sfera di cristallo. E poi si può fare anche ai Campionati del Mondo di Trondheim, dove siamo stati in raduno in estate e ho fatto alcuni salti ottimi e altri peggiori, ma ho familiarizzato abbastanza bene con entrambi i trampolini. Non ho un obiettivo specifico, ma l'obiettivo è quello di affrontare la stagione al massimo livello. A quel punto, il successo sia ai Campionati del Mondo che in Coppa del Mondo generale sono possibili. Tutto deve andare per il verso giusto nelle singole giornate, quel pizzico di fortuna che ti fa guadagnare mezzo punto rispetto agli altri per raccogliere punti e vincere una medaglia."

 

 

Federica Trozzi