Una soletta top secret, un innovativo trattamento degli sci che promette di rivoluzionare il mondo dello sci di fondo. E’ questo il progetto dei due fratelli finlandesi Asa e Pasi Vironen, a capo del marchio Custom Ski e artefici del 2° posto di Johanna Matintalo nella 10 km di Falun, in chiusura della scorsa stagione. Una soletta di cui ancora non è permesso a nessuno parlare, ma di cui – proprio per questo motivo – si parla già tanto. Anche perché, intanto, vanno avanti i test segreti che questa volta hanno coinvolto anche lo svedese William Poromaa.
Tutto nasce proprio a Falun, dove – come già raccontato in un precedente approfondimento – la finlandese Matintalo riesce a mettere in scena una prestazione maiuscola chiudendo dietro alla sola Kerttu Niskanen la 10 in classico, in condizioni proibitive, sotto una fitta nevicata capace di rallentare l’azione di diversi atleti. Ma non di Matintalo, che – con in dosso gli sci dei fratelli Vironen – sfreccia e conquista il suo primo podio individuale in una gara distance. A svelare l’utilizzo degli sci segreti era stata poi la stessa Matintalo, che in estate aveva parlato di un accordo di riservatezza stipulato con Custom Ski (firmato in tutto da 20 atleti), che le aveva impedito di svelare la struttura della soletta che tanto l’aveva aiutata sulle nevi di Falun, in attesa dell’approvazione del brevetto.
Una soletta di cui si sa ben poco, se non che – come svelava la testata Yle – potrebbe trattarsi di una sorta di taping, un po’ sul modello di quelli che sono gli sci con le pelli di foca nella zona in cui normalmente si applica la sciolina di tenuta. Da quanto emerge, la peculiarità di questo tipo di solette, sarebbe quello di respingere lo sporco con particolare efficacia, rendendosi così particolarmente utile in condizioni di neve difficili, come ad esempio possono essere le nevi primaverili.
Quel che è certo, è che dietro le quinte i test vanno avanti. Secondo quanto svelato da NRK, infatti, nei mesi scorsi si sono tenuti alcuni test in Norvegia, a Sognefjellet, dove lo stesso William Poromaa è stato sottoposto alla prova di questo tipo di sci. Contattato dalla testata norvegese, lo svedese spiega: “Non posso dire molto. E' segreto. Ho fatto dei test e stanno succedendo cose interessanti. Quello che posso dire è che qualcosa sotto gli sci rende tutto più facile. Se ho sbirciato sotto gli sci? Volevo mostrare rispetto e non farlo. Sono stati chiari nel dire che non volevano che venisse fatto, quindi ho dovuto ascoltare”.
Cresce la curiosità del mondo dello sci di fondo, intorno a quelle che sono ormai definite le “solette misteriose” e che forse presto verranno svelate al grande pubblico. Quel che è certo è che – alla luce dei risultati di Matintalo e della grande segretezza che accompagna il progetto – l’efficacia di questo innovativo attrezzo non possa essere solo una leggenda.