Océane Michelon è una delle francesi più in crescita nel panorama del biathlon. Vincitrice dell’IBU Cup 2023/24, la transalpina classe 2002 ha proseguito nel suo percorso di crescita anche in estate, riuscendo a strappare la vittoria del Martin Fourcade Nordic Festival nella mass start di sci di fondo. Un’ennesima soddisfazione per l’atleta che in ppchi mesi si è tolta numerose soddisfazioni: oltre ai risultati esaltanti, Michelon ha infatti potuto gioire prima per l’esordio in Coppa del Mondo a Oberhof, poi per l’ingresso nella Squadra A francese. Intervistata ai microfoni di Nordic Magazine, la talentuosa biatleta racconta le sue emozioni e fissa gli obiettivi per la stagione, consapevole che se vorrà rimanere in Coppa del Mondo dovrà lottare con le sue compagne di squadra. Non un'impresa facile se le tue compagne di squadra si chiamano Justine Braisaz-Bouchet, Julia Simon, Lou Jeanmonnot, Jeanne Richard, Sophie Chauveau e Gilonne Guigonnat.
Innanzitutto, una battuta sulle soddisfazioni arrivate nel finale di stagione, tra cui – come detto – l’esordio in Coppa del Mondo: “Prima di tutto, la transizione è stata rapida perché sono dovuta tornare a scuola alla fine della stagione! Questo significa che ho cambiato rapidamente direzione e non ho avuto molto tempo per pensarci... Più in generale, mi ha dato un sacco di desiderio, punti di riferimento e parametri per quello che mi aspetto dalla prossima stagione. Aver concluso bene la scorsa stagione mi ha dato la determinazione e la voglia di ricominciare a prepararmi per il 2024”.
Michelon parla poi dell’adattamento nella nuova squadra, dove ha potuto allenarsi per tutta l’estate a fianco delle big della disciplina: “Come è stato l’inserimento in Squadra A? Ottimo! Il gruppo è stato estremamente accogliente, c'era una grande atmosfera e mi sono subito sentita a casa. L'intera squadra è molto dinamica e altamente motivata. Durante la preparazione abbiamo lavorato tutti insieme con grande impegno, soprattutto durante le grandi sessioni di allenamento. La cosa bella è che ci conoscevamo già un po' tutti. Con Julia Simon, Justine Braisaz-Bouchet e Lou Jeanmonnot era la prima volta che mi trovavo in gruppo, ma ci conoscevamo già da prima. Quindi l'integrazione è andata molto bene. Quando si tratta di allenarsi, le cose accadono in modo naturale”.
Parlando poi della preparazione nello specifico, Michelon indugia sui punti che hanno caratterizzato il suo lavoro estivo: “Sugli sci, avevo parecchi aspetti tecnici su cui lavorare. Sul tapis roulant, durante il raduno di Prémanon, abbiamo individuato molte cose su cui lavorare. Per quanto riguarda il mio tiro, in particolare, ho dovuto imparare a fare un passo indietro, a lasciarmi respirare, a essere meno tecnica. Gli allenatori mi hanno aiutata in questo senso. Da maggio ho anche un nuovo calciolo, quindi ho dovuto adattare il mio schema di tiro alla nuova attrezzatura. Loro mi hanno guidato e questo mi ha aiutata molto. Il cambio del calciolo? Era vecchio e volevo cambiare alcuni aspetti tecnici. […] Ce l’avevo dal 2015”.
Al via della stagione, Michelon si presenterà sulla linea di partenza della Coppa del Mondo, prendendo parte sicuramente alle tappe di Kontiolahti e Hochfilzen. Una certezza che regala ulteriore motivazione alla francese: “Questo mi dà un bel po' di punti di riferimento per l'inizio della stagione. Quando si arriva a Bessans per le selezioni, è meno semplice di quando si sa già che si partirà. Dopodiché, è come qualsiasi altra cosa, bisogna prenderla per il verso giusto e sfruttarla al meglio, senza farsi pressioni particolari. L'importante è portare a termine il lavoro! Penso che sia davvero forte iniziare la stagione in Coppa del Mondo, il circuito che desideravo da tempo, è molto incoraggiante. Non vedo l'ora di iniziare questa stagione di Coppa del Mondo, non vedo l'ora di partire!”
Dopo la seconda tappa, tuttavia, il contingente della dovrà essere ridotto a 6 atlete, rispetto alle 7 di Kontiolahti e Hochfilzen (dove in ragione proprio della vittoria dell’IBU Cup di Michelon la Francia ha un pettorale in più). Michelon si troverà dunque a dover lottare per rimanere in Coppa del Mondo: “Inevitabilmente, questo ci mette un po' di pressione perché la selezione sarà fatta prima della tappa in Francia. Dopo aver vissuto le gare di Le Grand-Bornand come spettatrice, è stata una vera emozione! Ti fa venire voglia di rifarlo mille volte come atleta. Sappiamo che una di noi non ci sarà, ma in un certo senso anche questa è un'enorme motivazione. Qualunque cosa accada, lo vedremo. Non ci si può stressare troppo, bisogna solo fare bene il proprio lavoro e dare il meglio di sé”.
Quella che attende, sarà dunque per Michelon una stagione ricca di sfide e nuove difficoltà da affrontare. Ciononostante, l’obiettivo principale rimane quello di continuare a godersi le competizioni: “Se sono pronta a fare spola tra i due circuiti? Più o meno. Devo ammettere che cerco di non proiettarmi troppo in avanti mettendomi sotto pressione. Alla fine, ciò che conta è sciare bene e tirare bene. Poi conteremo i punti e quello che succederà, succederà. Indipendentemente dal circuito, bisogna fare un buon biathlon e continuare a imparare! Ho ancora molto da imparare, a prescindere dal circuito. Voglio soprattutto tagliare il traguardo con il sorriso sulle labbra, soddisfatta di quello che ho fatto, con la sensazione di aver dato tutto quello che avevo da dare e di aver messo insieme le cose giuste. E, soprattutto, di essermi divertita!”