Le carriere di Tommaso Giacomel e di Eric Perrot si intrecciano a più riprese. La scorsa stagione i due sono stati protagonisti di una stagione al vertice, che li ha portati rispettivamente a conquistare il pettorale blu di miglior atleta U25 grazie all'ottavo posto nella classifica generale, e a vincere la prima gara della carriera in Coppa del Mondo, prima affermazione assoluta per un nato nel nuovo millennio.
E di certo non è finita qua per i due: la stagione 2023/24 è stata per entrambi ricca di soddisfazioni. Dopo il primo podio trovato nell'Individuale di Oestersund a fine stagione 2022/23, l'azzurro delle Fiamme Gialle ha ritrovato il podio in altre due occasioni, con i secondi posti delle sprint di Ruhpolding e Canmore, e ha vinto la sua terza medaglia mondiale salendo sul podio ancora una volta assieme a Lisa Vittozzi nella Single Mixed dei Mondiali di Nove Mesto; il blue Perrot, enfant prodige della squadra transalpina, ha forse concluso la stagione di Coppa del Mondo alle spalle del trentino, ma ai Mondiali in Repubblica Ceca ha messo al collo il metallo più importante in occasione della Staffetta Mista oltre al bronzo nella staffetta maschile.
"La fine della mia stagione è stata grandiosa, ma non credo abbia aumentato la mia fame di diventare un atleta e una persona migliore... è già abbastanza grande. I risultati non vanno sempre per il verso giusto, quindi penso che un atleta debba averne abbastanza dentro per impegnarsi e superare ogni momento buono/cattivo" ha dichiarato il biathleta di Imèr ai microfoni di Biathlonworld. Come Giacomel, anche il francese è ben piantato con i piedi per terra nonostante la stagione positiva come testimoniano le sue parole all'IBU a fine stagione. "Questa stagione positiva mi ha aiutato a fare molta esperienza nel biathlon. Ho imparato a gareggiare in prima linea, con i grandi che mi circondano sempre. Certo, aiuta ad avere più fiducia in se stessi, ma so che ogni stagione è diversa. Se voglio avere la possibilità di giocare di nuovo davanti, bisogna allenarsi bene in estate."
Quest'inverno i due non potranno sfidarsi per il pettorale di miglior giovane, visto che il limite di età è stato abbassato a 23 anni (Giacomel ha compiuto 24 anni ad aprile), ma questo non impedirà loro di darsi battaglia in pista per un piazzamento importante in gara e in classifica generale. Per questo la preparazione estiva e autunnale diventa cruciale, così come imparare a conoscersi: "Negli ultimi anni ho iniziato a conoscere meglio il mio corpo; so meglio di cosa ho bisogno in certi momenti, se di riposo o di maggiore allenamento. Ho anche cambiato il calcio del mio fucile quando eravamo in Norvegia per un raduno" ha spiegato Giacomel che riassume come segue il segreto per riuscire ad entrare in una top 5 generale monopolizzata dai norvegesi "Devo sparare meglio, ma credo di poterlo fare presto. So di cosa sono capace."
Per Perrot su questo argomento non c'è una ricetta segreta, ma condivide con l'italiano l'importanza del tiro: "Voglio avvicinarmi al 90% nel tiro. So che devo aumentare il livello del mio tiro se voglio avere una chance per la classifica generale. E se sarò anche più veloce sugli sci avrò la possibilità di entrare nella top 5 o più in alto."
Punto di riferimento dei giovani talenti che scalano le classifiche di Coppa del Mondo è sicuramente Johannes Thingnes Boe, che ogni anno riesce a dominare e a sgretolare record su record grazie al suo mix perfetto di tiro efficace e velocità sugli sci. Questo, però, non lo rende invulnerabile: "La chiave è la volontà di migliorare, non c'è arma migliore in gara. Allora tutto è possibile" suggerisce Perrot, convinto di essere cresciuto sugli sci, il che lo avvicina di più al fenomeno norvegese rispetto al passato. L'azzurro invece vede nella sciata il punto di forza del minore dei fratelli Boe: "La sua forza è sicuramente nel grande motore. Se sciassi forte e veloce come lui, potrei fare gli stessi errori che sto facendo ora e finire più in alto in classifica."
Dopo i grandi traguardi dello scorso inverno, gli step successivi potrebbero essere naturali e inevitabili per Giacomel, con la prima vittoria ancora da raggiungere, ma il primierotto ha una visione più oculata dei suoi obiettivi: "Vincere una gara e poi fallire per diverse altre sarebbe devastante. Rimanendo in alto nella classifica, la prima vittoria arriverà prima o poi. Spero naturalmente che accada nella prossima stagione! Ma anche arrivare tra i primi 5 della Generale potrebbe essere un obiettivo, forse ancora più grande"
Per il francese, invece, che il gradino più alto del podio lo ha già scalato, le cose si fanno più ambiziose: "Il prossimo passo è diventare Campione del mondo. Voglio anche puntare al pettorale blu e a un buon piazzamento nella Generale. Sto facendo del mio meglio in allenamento ogni giorno per avere questa opportunità. Vediamo quest'inverno se sarò abbastanza bravo da raggiungere i miei obiettivi!"