"Ci sarà? Non ci sarà?" Gli addetti ai lavori in Norvegia erano in fermento in questi giorni per il responso in merito alla partecipazione alle gare di inizio stagione di in quel di Beitostølen di Ingvild Flugstad Østberg. La 33enne, che da anni combatte una lunga e stressante battaglia con il suo stesso corpo, per trovare un equilibrio giusto tra allenamento, alimentazione e forma fisica, era sotto i riflettori per capire se quest’anno il suo stato di forma avrebbe rispettato o meno i requisiti richiesti dalla Federazione Norvegese di Sci (NSF) per poter gareggiare a livello internazionale: lo scorso anno, come già accaduto in passato, il suo certificato medico non era stato approvato ed era rimasta ai margini delle piste di fondo per tutta la stagione.
Quest’anno, con i Mondiali di Trondheim alle porte, Østberg vorrebbe essere delle partita e apportare il suo contributo alla spedizione norvegese sulle nevi di casa, forte delle sue sette medaglie mondiali (di cui due ori). Per adesso, però, questo sogno rimarrà lontano.
"Non gareggerò a Beitostølen" dichiara a VG, togliendo lei stessa il velo dal mistero "Ho fatto una scansione della massa corporea, esami del sangue e una valutazione generale di questi aspetti. Per quanto mi riguarda, questa situazione si protrae da molti anni. Non si tratta di un gommone, ma di una grande portaerei che ha bisogno di una svolta. Ci vuole molto tempo."
Per questo motivo, assieme al suo team, con cui si è allenata tutta l’estate, ha preso la decisione di non presentare il certificato alla Federazione e non ci saranno gare prima di Natale per lei. Trondheim, in questo momento non è più una priorità.
"I Mondiali adesso non sono realistici. Fa male dirlo ma, finché c’è una piccola speranza, è difficile abbandonare il sogno. Nella mia forma migliore, penso di essere una delle quattro che possono ambire a far parte della squadra e lottare per una medaglia, ma ora sono molto lontana".
Fare nuovamente passi indietro, dopo che per oltre un anno si è preparata per questo momento, rende le cose più difficili.
Dato che le difficoltà di salute di Østberg si protraggono da molti anni, VG le ha chiesto se ha ricevuto qualche tipo di diagnosi sul suo stato di salute.
"Ne ho parlato con il mio psicologo. In alcuni periodi si è trattato di un disturbo alimentare non specificato, in altri no. C’è qualcosa ma non riusciamo a capirlo, non rientro in nessuna categoria classica. Non sono una di quelle persone che non riescono a mangiare, mi piacciono tutti i tipi di cibo. A volte forse amo troppo i cibi poco sani, il che significa che non assumo abbastanza cibo corretto. Non sono brava ad assumere le quantità necessarie quando faccio tanto esercizio fisico."
Questa condizione, purtroppo, oltre ad avere conseguenze sulla sua carriera sportiva, potrebbe essere deleteria anche a lungo termine, provocandole problemi di salute. "Una cosa è essere al di sotto del limite una volta, ma ora è un problema che si protrae da molti anni. Questo rende la situazione più preoccupante. Non posso continuare a tenere il mio corpo in questo modo per molto tempo. In futuro dovrò concentrarmi più sulla salute che sull’allenamento. Riesco a stare fuori e a dare consigli a me stesso, ma poi è difficile essere me stesso e seguire quei consigli. Ti fa impazzire."
Ed è qui che i nodi vengono al pettine: nonostante non le crei fatica allenarsi per 100-120 ore al mese, il suo corpo non sembra in grado di sostenere questo ritmo; allo stesso tempo, però, non è facile per lei cambiare una routine incredibilmente scolpita anche nella propria mente quando è la stessa che le ha consentito di avere successo in passato.
"È difficile abbandonare l’allenamento che ha funzionato quando ho vinto le Olimpiadi o i Campionati del Mondo. So che questo allenamento può farmi diventare la migliore al mondo. Ho parlato molto con Pål Gunnar (Mikkelsplass), che dice che l’allenamento che ho fatto tre anni fa potrebbe non essere il migliore per me ora"
Anche se per il momento per lei non ci saranno gare, Østberg vuole aggrapparsi anche al più piccolo lumicino di speranza per poter essere parte della squadra dei Mondiali. Se dovesse rimettersi in sesto, può provare a giocarsi la qualificazione per i Campionati del Mondo, ma dipenderà completamente dai risultati che otterrà dopo il nuovo anno.
"Mi rendo conto che molte persone potrebbero dire ‘perché ti preoccupi di questo, devi realizzare i tuoi interessi e tutto il resto’. Ma io voglio davvero fare gare. Sono molto motivata. Lavoro duramente ogni giorno. Ecco perché fa molto più male. Se avessi chiuso, perché avrei dovuto affrontare tutto questo? In quel caso sarebbe stato davvero facile. Ma ho ancora la scintilla."